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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 30/01/2009 | POLITICA
SUI RIFIUTI | 260 chilometri per smaltire i sacchetti salentini
I rifiuti dell'Ato 2 andranno a Cerignola.
Si firmano due ordinanze in Prefettura
La decisione è stata presa martedì scorso. I rifiuti leccesi transiteranno a Cerignola per un periodo di tempo in cui si metterà in regola l'impianto di Poggiardo e in funzione quello di Cavallino. Ma il provvedimento non prende le simpatie del centrodestra.

LECCE | Un termine per il conferimento dei rifiuti a discarica Burgesi scade praticamente in queste ore. E tanto la Regione quanto la Provincia, in questi ultimi giorni hanno disposto che i rifiuti vengano conferiti in un altro sito, così come individuato dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Ora troveranno accoglienza a Cerignola, in provincia di Foggia, anche se, a detta del centrodestra che nei due Consigli siede all'opposizione, in particolare di Forza Italia, pare si tratti di una soluzione provvisoria. Durante l'incontro avuto in Prefettura, i presidenti dei tre Ambiti territoriali decisero in concomitanza col sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, Provincia e Regione, di trasferire i rifiuti dell'Ato 2 nella discarica che per qualche giorno è stata oggetto di polemiche e manifestazioni da parte dei cittadini del luogo, che la vogliono vedere chiusa. In base all'accordo che fu, si stabilì che il conferimento dei rifiuti si sarebbe protratto con scadenze diverse a seconda degli ambiti territoriali 2 e 3, fino alla saturazione completa dello spazio a disposizione. L'ultimo incontro fra presidenza della Regione, e Provincia c'è stato martedì scorso, e proprio in sede di riunione si è deciso che il conferimento dei rifiuti dell'Ato Lecce 2 sarà realizzato nella discarica di Cerignola, che si trova in provincia di Foggia. Anche in questo caso, l'incontro si è tenuto in Prefettura, e in quella sede si è concretizzata la decisione con l'emanazione di due ordinanze. In questo periodo, l'impianto Sud Gas di Poggiardo farà solo da intermediario, avrà cioè solo la funzione di trasferenza per consentire l'ordinato trasferimento fuori dal territorio della provincia. Il provvedimento sarà valido 30 giorni, dal primo febbraio prossimo fino a fine mese. Intanto, a Poggiardo, l'impianto Sud Gas subirà alcuni interventi migliorativi previsti nei provvedimenti autorizzativi della Provincia e recepiti nel provvedimento dell'Aia.

 

Allo stesso modo, fanno sapere dalla Provincia, sidovrà concludere la fase relativa alle prove a caldo dell'impianto di produzione di cdr a Cavallino. Ma che cosa succederà dopo questi trenta giorni, in cui i rifiuti raggiungeranno il bacino Foggia 4? Al termine si attiverà il ciclo previsto di biostabilizzazione dell'organico, destinato alla discarica pubblica in località Autigno, nel brindisino, col trasferimento della frazione secca all'impianto Cdr di Cavallino. Intanto questa mattina, l'assessore provinciale all'Ambiente, Gianni Scognamillo, ha incontrato il presidente dell'Ato Lecce 2, Silvano Macculi, la vice presidente dell'Ato 2, il sindaco Ada Fiore, e il sindaco di Poggiardo, Silvio Astore, con l'obiettivo di dare seguito ai relativi adempimenti per attivare quanto previsto. I soggetti pubblici, dunque, sono concordi nell'affermare che i rifiuti dovranno subìre un passaggio di adattamento per la riduzione degli impatti odorigeni, e per il corretto funzionamento dell'impianto di biostabilizzazione, con l'approvazione del sindaco di Cavallino, che per poter attivare l'impianto della zona di cdr, dovrà ottenere un rifiuto quanto più facile possibile da smaltire. Con un'ordinanza, per quanto concerne la Provincia, il presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, ha disposto che dal primo febbraio fino al 30 giugno i rifiuti da conferire a Burgesi, siano solo quelli dell'Ato 3, come d'accordo al primo tavolo tenuto in prefettura nella fase di emergenza. Il presidente dell'Ato 3, Donato Martella, dal canto suo, ha espresso il proprio compiacimento per il rispetto degli impegni assunti.

 

PALESE E BALDASSARRE: «VERGOGNA» | Per il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Rocco Palese, e per il consigliere regionale Raffaele Baldassarre, si tratterebbe dell'«ennesimo accordo sorprendente provvisorio e traballante». Il ciclo di smaltimento, secondo i due esponenti azzurri, non può ruotare solo attorno all'impianto della Sud Gas, quello cioè di Poggiardo. «È incredibile che l’unico punto fermo, l’unica premessa per la ricerca di qualsiasi soluzione è che si continui a utilizzare con ostinazione quello stabilimento privato», sottolineano, «anche dopo aver avuto la prova scientifica che non funziona come dovrebbe, che necessita di ulteriori investimenti pubblici, che fu autorizzato con troppa fretta e senza motivo a dicembre del 2006 e che per due anni sono stati pagati 6 milioni di euro l’anno per l’inutile passaggio dei rifiuti del bacino Lecce 2 da uno stabilimento privato che non funzionava. Finchè quei rifiuti usciti dalla Sud Gas andavano in discariche per rifiuti speciali l’equivoco ha retto, ma ora che dovevano andare in discariche ordinarie come Brindisi e Cavallino, non è stato più possibile bleffare perché quelle discariche si sono rifiutate di accettarli. E allora, invece di fermarsi ed ammettere che per due anni i soldi dei cittadini sono finiti senza motivo nelle tasche di un privato con autorizzazioni firmate in fretta e furia cosa si fa? Si decide che i rifiuti del bacino Lecce 2 andranno per un mese nientemeno che a Cerignola (260 chilometri di distanza) e nel frattempo, con fondi pubblici, a spese dei cittadini pugliesi, si mette a norma la Sud Gas per poi farla rientrare in funzione. Il paradosso è che la Sud Gas costava talmente tanto che quasi quasi portare i rifiuti da Lecce a Cerignola è economicamente più conveniente. Resta l’amara considerazione che da tre anni e mezzo le nostre denunce politiche e le nostre chiamate alla responsabilità non sono state ascoltate da nessun livello istituzionale e resta ancora da capire perché chi dovrebbe controllare l’operato di queste Istituzioni non lo sta facendo e chi dovrebbe tutelare l’interesse generale dei cittadini continua a fare gli interessi particolari di qualcuno. Siamo in un'emergenza che paradossalmente viene tamponata con soluzioni ancora più gravi dell’emergenza stessa. Con gli incolpevoli sindaci salentini che quando firmano senza fiatare vengono elogiati come 'uomini delle istituzioni' e quando provano a far emergere alcune di queste verità vengono bollati come 'uomini di partito'».

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