Data pubblicazione: 02/07/2008 | CRONACA
Parchi regionali del Salento, la Corte Costituzionale tutela le realtà del territorio
I parchi regionali istituiti nel
Salento, da oggi sono una realtà di fatto. La Corte
Costituzionale ha ha riunito tutti i ricorsi proposti e li ha
rigettati perché infondati nel merito. Lo fa sapere l'avvocato
Pietro Quinto di Lecce.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | «I parchi naturali
regionali istituiti nel Salento sono salvi». A farlo sapere è
l'avvocato <strong>Pietro Quinto</strong> di Lecce. La Corte Costituzionale ha infatti
accolto quanto avanzato dall'avvocato. Si tratta dei parchi «Isola
di Sant'Andrea» e «Litorale di Punta Pizzo», del
parco «Litorale di Ugento» e del parco «Costa di
Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase» che sono stati
istituiti dalla Regione dopo un laborioso iter da un punto di vista
amministrativo e legislativo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«La Corte Costituzionale,
attraverso questo provvedimento – fanno sapere in una nota –
recependo integralmente le eccezioni svolte dall'avvocato Pietro
Quinto nell'interesse dei comuni di Gallipoli, Ugento, e Gagliano del
Capo in rappresentanza dei vari comprensori comunali il cui
territorio è ricompreso nei parchi, ha rigettato le questioni
di legittimità costituzionale che erano state rimesse dal
Tribunale amministrativo regionale di Lecce. Il tribunale salentino
si era pronunciato sui ricorsi proprosti da alcune grosse società
interessate a realizzare progetti edilizi ed insediamenti turistici
nelle aree del parco, o a gestire riserve di caccia la cui
destinazione è assolutamente incompatibile con la
conservazione e la salvaguardia dell'habitat naturale e delle specie
faunistiche protette, ma anche da soggetti privati proprietari delle
aree incluse nel perimetro».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">C'è poi la questione legata al
villaggio Valtur. Nella cittadina ionica infatti c'era l'idea di una
grande insediamente turistico. «La Corte Costituzionale, con
sentenza pubblicata questa mattina (presidente Bile, relatore
Napolitano) ha riunito tutti i ricorsi proposti e li ha rigettati
perché infondati nel merito. Nell'udienza di discussione
innanzi alla Corte avvenuta un mese fa l'avvocato Pietro Quinto, in
difesa dei comuni interessati all'istituzione dei parchi, aveva
osservato che l'iter legislativo seguito dalla Regione Puglia era
stato legittimo, e ciò in quanto erano stati rispettati i
principi di partecipazione e pubblicità imposti dalla
legislazione vigente, che prescrivono di dare notizia agli enti
locali interessati e non già ai singoli cittadini proprietari
delle aree incluse nel vasto perimetro. La Corte Costituzionale nel
recepire tali difese ha rilevato che, contrariamente a quanto
prospettato dal Tribunale amministrativo regionale leccese, le leggi
regionali istitutive dei parchi (numero 20 del '06, 30 del '06, e 13
del '07) non sono affette da profili di irragionevolezza e di
arbitrarietà».</p>