GALLIPOLI | Il Gallipoli si gode la vetta e vive la strana settimana della sosta. La sfida di Foligno, infatti, è stata posticipata alla prima domenica di febbraio (riposo del campionato), in virtù dei festeggiamenti patronali nella città umbra. Ma non cambia il calendario degli allenamenti: dopo la doppia seduta di ieri, oggi è in programma il rituale test scaramantico contro il Salignano. Intanto, un lutto ha sconvolto il calcio gallipolino: quest'oggi è morto lo storico Presidente che per la prima volta a Gallipoli, nel 1977, ha portato il professionismo, Conte Carlo Minerva Viva, il primo Presidente non gallipolino al comando della massima società calcistica della città ionica.
In virtù del primato, in casa giallorossa, il morale resta altissimo, così come le ambizioni di quel progetto mai nascosto chiamato “B come Barba”. Uno degli interpreti maggiori di questa grande stagione è certamente il tecnico Giannini, che, con le sue mosse, unite a quelle dei suoi calciatori, ha portato in vetta al girone B l’intero team. Il mister quasi sempre è riuscito a trovare conferma nella conquista dei risultati (unica eccezione la doppia rimonta subita nella trasferta contro il Marcianise), anche se lui non se ne vanta mai troppo. «Non sono le mie invenzioni a far grande il Gallipoli, ma è la bravura dei miei ragazzi. Riescono ad interpretare sul campo quello che penso e dico a loro in certi momenti della partita contro determinate squadre — ha spesso sottolineato il tecnico romano di Frattocchie —. E poi sono bravi loro a svilupparlo in campo. Sinora tutte le mie idee sono andate molto bene, grazie appunto all'impegno ed all'applicazione della mia squadra».