di Alessandro Donno
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Mancano diciotto giorni al
ritiro di Tarvisio, in Friuli, dove il Lecce preparerà la
prima uscita stagionale di Coppa Italia, ma soprattutto il prossimo
difficilissimo torneo di serie A che inizierà a fine agosto.
Ultime due settimane di ferie dunque per i giallorossi, al termine di
un torneo di serie B lunghissimo e durissimo, terminato per i
salentini poco più di due settimane fa.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Eppure da quel 15 giugno molte cose
sono cambiate: <strong>Elvis Abbruscato</strong>, l'attaccante che assieme alle magie
di Tiribocchi ha portato i giallorossi in serie A, è stato
perso meramente alle buste con il Torino; sul compagno di reparto
<strong>Simone Corvia</strong>, aitante e molto promettente per il futuro, la società
giallorossa, di concerto col nuovo tecnico Beretta non ha voluto
investire. La sessione di calciomercato estiva si preannuncia
difficilissima per il Lecce. Delle tre squadre approdate dai cadetti
alla A, infatti, i giallorossi, oltre ad essere l'unica a non aver
confermato l'allenatore della promozione, sono la formazione che ha
cambiato di più e ciò non potrà non avere
effetti sul prossimo campionato del Lecce. L'impressione, tra i
tifosi, è che se si vuole rifondare occorre farlo seriamente:
non si può perdere Abbruscato sostituendolo con Konan, non
serve ingaggiare Beretta, se non gli si consegnerà una squadra
forte, all’altezza di un campionato cosi duro, almeno quanto il
Siena dello scorso campionato, una squadra che poteva contare sul
gioiellino Maccarone e sull’estro del marocchino Kharja.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Costruire un torneo di serie A come
quello che si sta preparando, con una squadra troppo basata sui
giovani sarebbe come costruire un grattacielo sulla sabbia. Non
rientrerebbe nella politica degli ultimi anni del Lecce e
significherebbe far finire seriamente tutte le fatiche di due anni di
serie B.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Dunque, non serve nasconderselo, finora
il Lecce è stato dietro le quinte del mercato. I nomi più
importanti per le squadre che lotteranno per la salvezza non sono
neanche stati sfiorati dai salentini, ed è vero che il
calciomercato non si fa con «rumore», ma è
altrettanto vero che sino ad ora il mercato sta regalando al Lecce
più brutte figure che altro. Tanti nomi, ma anche tante fumate
nere: dai sudamericani Fornaroli, Cavani e Boselli agli italiani
Succi, Okaka e Cellini, per ora rimasti solo nomi. Si spera di
portare in porto entro domani l’affare Cacia, che ha rifiutato
l’ipotesi Catania.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Presto inizierà la campagna
abbonamenti per la serie A, magari si saprà anche quali
televisioni trasmetteranno il Lecce in diretta. Ora, però, è
tempo di conquistare la fiducia dei tifosi, che non aspettano
certamente nomi da capogiro, ma solo una squadra capace di restare in
A.</p>