LECCE | Genoa spietato, Lecce ingenuo. Una partita brutta e da pareggio finisce con un rotondo 2-0 per i liguri che sfruttano al meglio le uniche due occasioni del secondo tempo, al contrario di un Lecce troppo incerto sotto porta. Merito forse di un certo Giampiero Gasperini che ora fa sognare, almeno per ora alla città della Lanterna, un posto al sole, magari nella competizione più titolata, la Champions League. Ma forse è ancora troppo presto per parlare di ciò. Merito anche dei giocatori, certo, capaci di sacrificarsi per il gruppo e di far valere le loro personalità nel momento del bisogno, in un momento in cui è fondamentale tirar fuori gli artigli con la grave assenza di bomber Milito. A farne le spese un Lecce ridimensionato e non poco dopo la vittoria sulla Fiorentina di domenica scorsa. Dopo un primo tempo poco divertente e piuttosto tirato di occasioni da gol, se si esclude l'ottima possibilità capitata sui piedi di Mesto al 25', che imbeccato da Olivera, va da solo a tu per tu davanti al portiere, con Benussi che riesce a chiudergli lo specchio della porta, l'estremo difensore non trattiene, ma a Jankovic non riesce il tap-in vincente. La retroguardia del Lecce soffre le folate di Marco Rossi e compagni.Poi fino al 45’ ben quattro cartellini gialli sventolati per gioco falloso, e primo tempo che si chiude sullo 0-0.
Nella ripresa dopo un quarto d’ora di non aggressione, al 66’ occasionissima per il Lecce con Tiribocchi, che riceve palla ed entra in area, trovandosi a tu per tu con Rubinho, che sceglie perfettamente il tempo dell'uscita e toglie dai piedi dell'attaccante la palla del probabile 1-0. Per la crudele legge del calcio «gol sbagliato gol subito» dopo appena due minuti, al 68’ il Genoa passa in vantaggio con un gran gol di Jankovic che batte Benussi con una bella rasoiata di tacco, su suggerimento dalla destra di Thiago Motta. Beretta prova il tutto per tutto per raddrizzare le sorti della partita, ma ciò che ne esce è una squadra troppo sbilanciata che riesce sì a schiacciare i rossoblù nella loro metà campo, ma rischia di offrire più volte il fianco al contropiede avversario. All’ 84’ Beretta fa esordire nel campionato italiano Papadopoulos provando alla disperata un Lecce a quattro punte. Arriva infatti al 92’ con un Lecce sbilanciato in avanti il secondo gol genoano, firmato dal neo entrato Sculli a porta vuota dopo un bell'appoggio di Juric.
Dalla Curva Nord e non solo cori di disapprovazione verso la società. Il successo di Firenze sembra lontano anni luce. Il Lecce ripiomba nuovamente nella melma della zona calda a causa anche dei risultati provenienti dagli altri campi. I problemi svariano da un attacco sterile: il capocannoniere Tiribocchi, al giro di boa ha realizzato solo 4 reti, per non parlare dei vari Castillo, oggi non pervenuto, e Cacia, ancora un fantasma. La difesa concede troppo e a volte costringe Benussi a mettere pezze qua e la, salvando il salvabile. Se per il Lecce, il match contro il Torino di domenica prossima sarà il primo vero crocevia della stagione, il Genoa ora comincia davvero a far sul serio, grazie alla sconfitta del Napoli contro il Chievo, i rossoblu salgono al quarto posto in classifica, a -8 dalla capolista Inter. Lecce rialzati, ora il calendario dopo Torino è davvero difficile, e non si può più sbagliare.
Il tabellino di LECCE-GENOA 0-2:
LECCE: Benussi; Polenghi (73' Cacia), Esposito, Fabiano, Giuliatto; Munari (84' Papadopoulos), Zanchetta, Caserta; Giacomazzi (70' Ariatti), Castillo, Tiribocchi.
GENOA: Rubinho; Biava, Ferrari, Papastathoupoulos; Rossi, Motta, Juric, Mesto; Mesto (83' Milanetto), Olivera (63' Sculli), Jankovic (80' Vanden Borre).
Marcatori: 68' Jankovic, 92' Sculli.
Le pagelle del Lecce a cura di Reteluna.it:
BENUSSI 6
ESPOSITO 5,5
FABIANO 5,5
POLENGHI 5,5
GIULIATTO 5,5
ZANCHETTA 5
GIACOMAZZI 6,5
MUNARI 5,5
CASERTA 5,5
TIRIBOCCHI 5
CASTILLO 4
ARIATTI 6
CACIA 5,5
PAPADOPOULOS sv