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NOVOLI | La pioggia battente non sta fermando il lavoro dei volontari del Comitato festa, impegnati nella costruzione della Focara di Novoli. Fascina dopo fascina prosegue incessante la catena umana per completare la grande pira, che sarà accesa venerdì prossimo, 16 gennaio alle 20. Il maltempo di questi giorni ha tormentato il lavoro del Comitato. Notevoli le difficoltà e i disagi nel reperire e lavorare le fascine. Le campagne allagate dalla pioggia hanno fatto il resto, ma la forza dei volontari novolesi non finisce mai, e, pur di onorare al meglio Sant'Antonio Abate, si continua in un lavoro faticoso e nelle condizioni metereologiche peggiori. In prima fila, pioggino e guanti, il giovane presidente Toni Villani. «Stiamo continuando a lavorare, e non ci fermeremo finchè non daremo a Novoli e al Salento la Focara – spiega - Ci anima solo la devozione a Sant'Antonio e tanta volontà d'animo. Un ringraziamento a quanti si stanno impegnando in tutto questo faticosissimo lavoro, a tutti i volontari e a tutti gli amici del Comitato. Novoli avrà la sua Focara anche quest'anno». La festa di «Sant’Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco», rapprese l’evento clou dell’inverno salentino. L’iniziativa, che ha radici antichissime, nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia. L’organizzazione è sinergica tra Comune di Novoli, Parrocchia Sant'Antonio Abate, Comitato Festa e Pro Loco Novoli, e coinvolge numerosi e importanti partner pugliesi e nazionali. Caratteristica peculiare è la maestosa «Fòcara», elemento della cultura «immateriale», assunto ormai come simbolo di Novoli. Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo. Questa grande «costruzione agricola» viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della «focara» è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precedenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali. I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire da dicembre 2008, e per tutto gennaio 2009. Le tappe di avvicinamento alla festa sono numerose, e si dividono in numerosi percorsi: religioso, artistico, culturale, convegnistico, gastro-culinario, tradizionale. Dopo il lancio dello scorso anno, continua l’impegno e il lavoro affinchè la Fòcara di Novoli sia riconosciuta come «Bene immateriale intangibile dell’UNESCO». Questo l’auspicio di Comune di Novoli, della Parrocchia Sant’ Antonio Abate, della Pro Loco, del Comitato festa patronale e degli Enti e Partner istituzionali che sostengono la tradizione antica e potente della costruzione agricola novolese, che negli anni si è affermata come patrimonio di cultura identitaria, devozionale e intima delle genti di Novoli e del Salento. Un primo passaggio è stato ottenuto attraverso l’ottenimento del titolo di «Destinazione Europea d’Eccellenza». Novoli, infatti è risultato tra i primi 44 comuni europei per il patrimonio culturale immateriale, secondo gli esperti del progetto comunitario Eden. Si tratta di «un'altra qualificata segnalazione per il patrimonio immateriale del nostro Comune – spiega soddisfatto il sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno- assegnataci tramite il Progetto di candidatura, in particolare della festa di Sant'Antonio Abate e la Focara, presentato dall'Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura, il cui contenuto è stato elaborato grazie all'impegno dell'Ufficio Cultura, alla preziosa collaborazione del Team Focara 2008, Eugenio Imbriani e Dino Levante con il coordinamento di Antonio Curto». Eugenio Imbriani, docente dell’Università del Salento, supportato da giovani studenti novolesi, è già al lavoro per la compilazione della Scheda di candidatura per l’importante traguardo Unesco. «È un obiettivo che vorremmo raggiungere con forza – spiega il sindaco di Novoli – abbiamo già acquisito numerose attestazioni di sostegno da parte delle Istituzioni preposte, e stiamo lavorando con sollecitudine. La fòcara ha tutte le carte in regola per essere riconosciuta patrimonio intangibile dell’umanità e tutto il Salento e la Puglia, ne sono convinto, faranno la propria parte in questo progetto dall’alto valore». «Il programma dei festeggiamenti annuali di Sant’Antonio Abate e la Focara, i giorni del Fuoco diventa oggi - come scritto da Antonio Curto, consulente dell’assessorato alla cultura del Comune di Novoli - uno degli attrattori culturali, naturali e del turismo destagionalizzato d’area. Luogo di rete della cultura immateriale, patrimonio intangibile e delle diversità culturali della Regione Puglia che ospita manifestazioni di integrazione e incontro della cultura e delle tradizioni popolari delle genti del mediterraneo, verso la cooperazione e internazionalizzazione ed il processo di pace». Ecco perché la Focara, «Fuoco generatore di vita e di pace», «testimonial dell’immagine del paesaggio del parco del Negroamaro», si pone come elemento della tutela attiva del territorio, della sostenibilità concreta delle risorse socio-culturali ed enogastronomiche, della promozione dei turismi diversi in periodo destagionalizzato.