di Alessandro Donno
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Il mercato e le sue strategie non sembrano offrire tregua
in questo inizio estate, dove da oggi ancor di più, con la
fine dell’Europeo, il cerchio dei possibili acquisti si è
allargato per ogni club. Il Lecce, sempre alla ricerca di una punta,
ha molti nomi ma fino ad ora rimasti tali. Mercoledì potrebbe
essere il giorno giusto per sbloccare la situazione del 24enne
attaccante del Piacenza, <strong>Daniele Cacìa</strong>, al centro di un
serrato duello tra Catania e Lecce, con il club salentino che
tuttavia si sta muovendo anche in altre direzioni, con la Roma c'è
già un accordo per il giocatore di colore, ma di origini
italiane <strong>Stefano Okaka Chuka</strong>, classe 1989, mentre manca ancora il
«sì» del giocatore, e se la situazione dovesse
tardare a sbloccarsi ecco che i giallorossi punterebbero decisi su
due uruguaiani, <strong>Edison Cavani</strong>, 20 anni, che il Palermo potrebbe
cedere in prestito, e <strong>Bruno Fornaroli</strong>, suo coetaneo del Nacional,
anch'esso in orbita rosanero, ma quest'ultimo affascinato
dall'offerta degli inglesi del Tottenham.</p>
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<p style="text-align: justify;">Il Lecce, intanto, ha messo gli occhi sul giovane talento 19enne,
<strong>Pasquale Maiorino</strong>, fantasista di proprietà del Taranto, ma
parcheggiato da un anno e mezzo in Eccellenza nel Francavilla
Fontana. Il giocatore che ha trascinato la sua squadra alla
promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti, potrebbe essere
inizialmente aggregato alla formazione primavera del club
giallorosso. <strong>Antonio Rosati</strong>, portiere giallorosso classe 1983, è
già proiettato sul ritiro precampionato del Lecce, spiega
l'estremo difensore, al Lecce dal 2002, 19 presenze nell'ultima
stagione: «Abbiamo una ventina di giorni ancora per restare in
relax – sottolinea – poi riprenderemo a lavorare con il solito
entusiasmo, quest'anno anche di più, perché ci aspetta
la A». E poi si domanda: «Che campionato sarà?
Impegnativo, molto impegnativo. Una salvezza in A è molto
complessa soprattutto per i livelli di gioco, che sono certamente
diversi rispetto alla B, che pure è stata molto competitiva da
qualche anno a questa parte».</p>