LECCE | Con le festività natalizie ormai quasi alle spalle, ed una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative, il direttore sportivo del Lecce, Guido Angelozzi si tuffa nel mercato invernale per far fronte alle necessità della squadra, tentando il rinforzamento di un organico troppo sterile in attacco e troppo facile da forzare nella retroguardia. Per il direttore sportivo salentino però, cambiare tanti giocatori nel mercato di riparazione di gennaio, equivale a bocciare una intera campagna acquisti estiva da lui stesso messa in atto.
Data l’amicizia con il direttore sportivo viola, Pantaleo Corvino, nonché ex scopritore di talenti del Lecce, il colpo grosso potrebbe giungere proprio da Firenze. Qualche nome? Senza sognare troppo, ad esempio Pazzini, che è ormai in rotta con Prandelli, che gli preferisce Gilardino, Mutu ed Osvaldo, e per questo non si esclude che venga ceduto, con un prestito, magari alla corte di Beretta. Gli altri nomi viola di ottimo spessore sono Almiron e Semioli, anche se un loro arrivo a Lecce appare al momento piuttosto remoto. Un altro nome interessante per lo sterile attacco giallorosso è quello di Mario Balotelli, anche lui spesso e volentieri dimenticato in panca o in tribuna da Mourinho, ma anche questa sembra essere una trattativa difficile da concludere. Sempre dall’Inter per la difesa, potrebbe arrivare l’argentino Burdisso, con conseguente partenza da Lecce del maliano Diamoutene, seguito anche da altri flop stagionali come Mihoubi e Antunes. A centrocampo si fanno molti nomi ma ci sono ben poche certezze. Potrebbe partire Ariatti, con probabile destinazione Bologna, e Vives, su di lui in vantaggio il Bari di Antonio Conte, mentre è cosa fatta il ritorno a Udine di Budianskiy, quasi ignorato da Beretta in questi quattro mesi. Il reparto che maggiormente suscita perplessità, è certamente la trequarti. Oltre al miraggio Almiron, vi sono più possibilità per l’arrivo di Locatelli, già tentato nel mercato estivo, quando era a ancora svincolato, del Livornese Diamanti, o dell’ interista Jimenez,. Per quest’ultimo la trattativa sarebbe meno complicata, ma l’ostacolo principale potrebbe essere l’ingaggio percepito dal fantasista cileno. Per l’attacco l’acquisto a novembre di Papadopulous designerebbe la certa partenza di Konan, con possibili acquirenti Rimini o Ascoli. Punti di domanda o meglio punti ancora del tutto oscuri sono Basta, Leonardo e Feltscher, per i quali non si hanno notizie di alcun genere. A parlare della delicata situazione del Lecce vi è anche il presidente Giovanni Semeraro, che traccia un po’ la situazione e lancia qualche buon augurio per il nuovo anno ormai alle porte: «E’ inutile affermare che sono preoccupato, non tanto della capacità della squadra, che penso essere una buona squadra, costruita abbastanza bene, forse mancante di qualche elemento che a mister Beretta serviva. I risultati che abbiamo fornito nelle prime partite, forse, ci hanno un po’ illuso di poter continuare su quella impronta. Sono abbastanza fiducioso che nel mercato di gennaio si possa trovare l’occasione giusta per potersi rilanciare, forse c’è bisogno di maggiore consapevolezza, di maggior coraggio e della giusta rabbia agonistica. L’inizio è stato brillante, anche se a volte le partite erano un po’ troppo difensivistiche, mi pare che le prestazioni siano state quelle giuste, quelle che portano punti. Credo che il Lecce abbia sbagliato solo alcune partite, nelle quale non eravamo proprio in campo con la testa, come nella gara di Reggio Calabria o contro la Roma in casa. Non possiamo considerare positiva questa prima fase di campionato, per il terz’ultimo posto e per il fatto che la squadra non ha un gioco apprezzabile dal punto di vista dell’aggressività. Ci sono state troppe gare nelle quali abbiamo perso dei punti importanti nei minuti finale, come contro la Juve, contro il Palermo, contro l’Udinese e la Lazio. Sulla capacità psicologica bisognerà lavorare, perché farti raggiungere o superare nei minuti finali è una cosa sulla quale soffermarsi e riflettere. Ho seguito i metodi d’allenamento di mister Beretta fin dal ritiro precampionato e mi è sembrato che fosse tecnicamente molto preparato, e quest’impressione è stata confermata da quello che si è visto fino a questo momento. In difesa vedo i ragazzi pronti ed ordinati, mentre, a centrocampo qualcuno è venuto meno per le caratteristiche richieste dal mister, perché non si sono abituati a questo tipo di gioco. Vedremo a gennaio quello che potremo trovare sul mercato, anche se non sarà facile reperire un trequartista con le caratteristiche che richiede il tecnico. In difesa siamo abbastanza coperti, mentre a centrocampo ci vuole qualche aggiustamento. Non penso che bisognerà intervenire in attacco dal momento che possiamo già disporre di Papadopoulos, che è uomo di grande carica e grinta. Una rosa ampia come la nostra dovrà essere sfoltita, perché è giusto che qualche ragazzo che ha poco spazio vada a giocare altrove. Mi auguro per il 2009 innanzitutto la salvezza, magari raggiunta con serenità, anche se l’attuale posizione di classifica non ci permette di fare sogni, una salvezza tranquilla, però, sarebbe già un grande risultato. Speriamo di poter disputare la seconda parte di questo campionato in maniera più ardimentosa, in maniera più rabbiosa, più vogliosi di risultati. Ai tifosi vorrei fare una richiesta. Una squadra in difficoltà si aiuta in particolare in questi momenti, se viene meno la fiducia del tifoso, se viene meno l’incoraggiamento, le difficoltà aumentano, quindi, se i tifosi riescono a starci vicino fino alla fine del campionato, questo sarebbe un risultato auspicabile. Il sostegno dei tifosi per noi è fondamentale a prescindere dai risultati».