LECCE | «La Banca del Sud può avere ancora un senso se riuscirà ad interloquire in maniera efficace con il territorio, in modo che piccole e medie aziende, il settore del commercio, ma anche le famiglie, possano pensare ad un soggetto con il quale dialogare e non essere in contrasto». Così il senatore del Popolo della Libertà Adriana Poli Bortone commenta la prospettiva della realizzazione di una Banca del Sud tracciata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti in un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera. «Il Governo - spiega - dovrebbe assumere un ruolo di forte protagonismo rendendosi garante di tutto ciò e sottoscrivendo un patto per il Sud che, tra l’altro, veda la eventuale Banca anche a sostegno di una complessa ingegneria finanziaria da mettere in moto per evitare che rimangano ancora inutilizzati i fondi comunitari o che ci si veda costretti ad utilizzare i fondi per le aree sottosviluppate per le infrastrutture del Nord. Se la situazione dovesse rimanere com’è - conclude Adriana Poli Bortone - è facile immaginare che nel Sud si creerebbe un amplissimo spazio politico per chi volesse affermare un orgoglio meridionale pari nei contenuti e nella forma a ciò che rappresenta la Lega per il Nord Italia».