GALLIPOLI | Dopo la meritata vittoria sul Lanciano (per 3-1), il Gallipoli di Giannini s’è giustamente goduto un lunedì di riposo. Da martedì però il pensiero correrà rapidissimo già verso il prossimo impegno, l’ultimo di questo 2008: in casa del Real Marcianise. Sarà un altro bell’esame per la capolista, la quale dovrà dimostrare d’avere il passo giusto anche in trasferta e cercare di chiudere l’anno solare in vetta. Al cospetto del Lanciano, battuto di forza nella seconda frazione, è arrivata la terza vittoria di fila, utile a mantenere in testa, a 33 punti, Gegè Rossi e compagni, i quali vantano sempre due punti di vantaggio sull’Arezzo. Per domenica, il tecnico giallorosso cercherà di recuperare Cangi e Ginestra, ambedue assenti nel match contro i frentanti. Ha parlato proprio l’attaccante, dopo un turno di riposo forzato, dove, comunque, l'assenza non s'è fatta sentire visto che il suo diretto sostituto Riccardo. Una intervista a 360 gradi, su quella che è la sua bella avventura. Ginestra, innanzitutto, ha parole d’elogio per Gallipoli, una piazza che lo ha rilanciato a livelli veramente alti: «Qui è possibile fare calcio; non c’è gente che ti massacra in caso di sconfitta. Certo le critiche arrivano ugualmente se perdi, ma in modo più velato rispetto ad altre piazze. Insomma è l’ambiente ideale per una calciatore considerando anche il calore del pubblico e l’organizzazione societaria. Magari lo stadio è inadeguato per la piazza e la tifoseria, ma poi… basta guardare il mare di fronte che non ci pensi nemmeno!». Lo stesso Ginestra ha trovato un compagno di fortune, anzi, di gol come Francesco Di Gennaro, con cui forma un coppia gol di primissimo livello per la Prima Divisione: «Essere entrambi napoletani ci aiuta, ma non è determinante per la nostra intesa. Tra l’altro la scorsa stagione abbiamo avuto modo di giocare poco insieme a causa dei nostri rispettivi infortuni. A volte balbettiamo, come un po’ tutta la squadra, giocando in trasferta? Dipende, anche se sicuramente tra le mura amiche ci esprimiamo bene. Credo che, considerando l’equilibrio del torneo, molte formazioni stiano stentando fuori casa. Questo torneo è davvero difficile, e poi prendendo valutiamo le singole gare disputate, non abbiamo giocato poi così male. Prendiamo ad esempio l’incontro di Pescara, dove abbiamo dato vita ad una buona gara. Probabilmente la prestazione peggiore è stata quella di Benevento, partita nella quale salvo soltanto i nostri primi venti minuti. Purtroppo nel prosieguo dell’incontro siamo stati puniti da Clemente». Nell’estate passata è stato spesso vicino a lasciare i colori giallorossi, ma, sua fortuna, non s’è spostato dal «Bianco»: «Mi hanno accostato a tante squadre dal Crotone al Taranto, ma il mio desiderio era rimanere qui a Gallipoli. Del resto ho sottoscritto un impegno pluriennale. Diciamo che il mio destino è dipeso dalla volontà della società giallorossa».