Data pubblicazione: 27/06/2008 | CRONACA
Auto abbandonata? No, base operativa per lo spaccio di sostanze stupefacenti
Sergio Genovasi, 53enne, leccese e
Abdessamad Elannani, 41enne, marocchino, sono finiti nei guai per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Utilizzavano
una Renault Clio per nascondere un chilogrammo di droga.
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Operazione della Guardia di
Finanza di Lecce a contrasto del traffico delle sostanze
stupefacenti. A finire in manette è stato il leccese Sergio
Genovasi, di 53 anni, e un fermo di polizia è stato notificato
ad un 41enne cittadino marocchino Alannanni Abdessamad. I militari
della Guardia di Finanza li hanno sorpresi con all’interno della
loro auto, un chilogrammo di hashish suddivisi in dieci panetti. Era
da un po’ di giorni che quella Renault Clio era parcheggiata in
quella traversa sulla strada per Monteroni, nelle vicinanze della
caserma Zappalà, lasciata lì apparentemente
incustodita. I militari delle fiamme gialle, insospettiti da ciò,
hanno deciso di indagare scoprendo poi che l’auto era stata oggetto
di un recente cambio di proprietà. Infatti l'utilitaria era
stata intestata da poco tempo a Genovasi, artigiano leccese ed ex
proprietario risultava essere il marocchino che in passato aveva
avuto dei problemi con la giustizia proprio per questioni di droga.
Con il supporto dell’unità cinofila, i militari hanno
trovato un chilogrammo di hashish abilmente occultato nei doppifondi
del portabagagli dell'auto. Gli inquirenti non escludono che ci
possano essere dei collegamenti tra Genovasi e Elannani e le due
donne marocchine arrestate lo scorso 17 giugno, perché in
possesso di 19 chilogrammi di hashish, occultati nella Mercedes
Classe A sulla quale viaggiavano. Le donne furono controllate da un
posto di blocco che si trovava sulla Lecce-Brindisi esattamente allo
svincolo per Squinzano. Ora, le indagini stabiliranno se la sostanza
stupefacente sequestrata ieri dalle fiamme gialle, sia una «partita»
che possa appartenere al grosso quantitativo di droga sequestrato
alle due donne, visto che sui panetti, in entrambi i casi vi è
la lettera H. Intanto, Genovasi e Elannani ora rispondono di
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'haschish
sequestrato dai militari, se fosse stato immesso sul mercato, avrebbe
fruttato diecimila euro.</p>