ALLISTE (dal corrispondente) | In programma un progetto importante per i giovani del paese dall'assessorato alle Politiche giovanili dell'assessore Francesco Cazzato in collaborazione con il Cts (Centro turistico studentesco e giovanile) di Lecce. Ogni paese ha le proprie tradizioni e molti sono conosciuti all'estero proprio per il loro folklore. Il Salento è conosciuto infatti oltre che per la bellezza dell'esplosione barocca e rococò del Seicento e Settecento anche per i suoi canti popolari, per i suoi tamburelli e per la danza della taranta. L'interscambio di tradizioni per secoli ha favorito il confronto tra nazioni differenti. Ha favorito, cioè, la socializzazione talvolta tra popoli differenti. Promotore dell'iniziativa l'assessore Cazzato che dice: «La nostra proposta punta a coinvolgere giovani europei che hanno voglia di incontrarsi, di conoscersi e di scambiare le proprie esperienze e le proprie conoscenze, facendo soprattutto riferimento alle tradizioni folkloristiche dei rispettivi paesi. Un'esperienza di tale genere, favorirà la conoscenza e il confronto di realtà socio-culturali diverse, permettendo l'acquisizione e il consolidamento delle competenze linguistiche nonché l'accettazione della diversità. Le attività da noi previste, quali dibattiti con associazioni di giovani locali, visite a città e al capoluogo salentino, serate multiculturali, laboratori tematici, discussione delle ricerche effettuate prima o durante lo scambio, saranno un ottimo strumento per allargare gli orizzonti culturali dei partecipanti, i quali torneranno a casa arricchiti da un'esperienza di vita che difficilmente avrebbero potuto apprendere altrimenti. Da qui partiranno soprattutto una serie di possibilità per i giovani del mio paese di recarsi gratuitamente in visita presso gli altri paesi dell'unione europea con un'esperienza offertagli con proposte alternative di crescita socio-culturale mirando così all'espansione e all'implosione di modelli culturali vissuti in prima persona». Gli ospiti conosceranno il Salento, in tutte le sue sfaccettature, ma non solo. Ciò sarà possibile anche grazie al nostro impegno affinché tutto riconduca alla formazione di un nuovo cittadino europeo consapevole delle realtà che fanno parte dell'unione. I partecipanti si relazioneranno tra loro e per tale ragione avremo bisogno di comunicare con una lingua comune, l'inglese e un po' l'italiano, considerando che la nostra lingua è abbastanza conosciuta ed usata a malta; in questo modo multilinguismo e scambio di buone pratiche, saranno elementi centrali di una formazione non convenzionale. Sul piano dello sviluppo personale di ogni singolo partecipante lo scambio mira a: svolgere un'azione di sensibilizzazione in merito al concetto di tolleranza, attraverso delle metodologie basate metodi di apprendimento non formale; stimolare i ragazzi verso la conoscenza di culture differenti realtà lontane dalle proprie; sviluppare il senso di lavoro comune (in gruppo) per farne comprendere l'importanza. Inoltre, l'atmosfera che avvolgerà lo svolgimento dello scambio, darà la possibilità a tutti partecipanti di: arricchirsi di nuove esperienze e conoscenze, favorendo la crescita personale; prevenire e combattere il rischi xenofobico ancora insito in molti paesi europei; acquisire fiducia in se stessi nel confronto con nuove esperienze, atteggiamenti, e comportamenti.
Il presidente del Cts di Lecce, Rocco Lionello sottolinea: «Intendiamo lavorare facendo tesoro dei metodi utilizzati nelle nostre esperienze passate. Gli ottimi risultati raggiunti in precedenti progetti, infatti, ci suggeriscono di proporre attività totalizzanti che coinvolgano tutti nel loro completo svolgimento. Inoltre in attività di cooperazione e confronto i partecipanti dei diversi gruppi potranno costantemente confrontarsi tra loro raggiungendo due obiettivi fondamentali, ovvero, apprendimento attraverso metodi di formazione non formale e un nuovo e più accresciuto senso di cittadinanza europea. Il confronto infatti sarà alla base di tutto lo sviluppo del nostro progetto e la costante collaborazione permetterà un continuo interscambio di idee che accrescerà il bagaglio culturale di ogni partecipante». Il sindaco Antonio Renna, dal canto suo, spiega che «l'iniziativa sarà un modo per interfacciarsi con nuove realtà culturali in maniera tale da creare relazioni che abbattono qualsiasi forma di xenofobia anche latente che si annida, purtroppo, ancora in troppe coscienze. I partecipanti avranno occasioni per incontrarsi e per discutere tra loro; importante infatti è specificare che i gruppi porteranno insieme avanti la programmazione, discuteranno e si confronteranno, dunque, instaurando un rapporto in cui ognuno è libero di esprimersi e di proporre secondo la propria idea. A conclusione dello scambio, non avremo più due gruppi distinti, bensì un unico grande gruppo. Danza e musica, saranno lo strumento che il nostro progetto utilizzerà per la lotta alla xenofobia e a qualsiasi forma di razzismo». Tutto questo reso possibile grazie ai fondi della comunità europea e alla collaborazione di alcuni partners turistici. Questo, sottolinea l'assessore, non è solo che l'inizio di un progetto che prevederà lo scambio culturale di giovani ragazzi allistini che trascorreranno dei momenti indimenticabili in terra straniera, facendosi ambasciatori delle proprie radici, culture e tradizioni.