di Roberto Fonte
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>BARI (dal nostro inviato)</strong> | Nessuna
intesa in Consiglio regionale per la ristrutturazione del campanile
di piazza Duomo a Lecce. Il monumento, ormai ingabbiato per i lavori
di ristrutturazione da ormai circa 350 giorni, non può essere
restituito alla cittadinanza per mancanza di fondi. Ed è per
questo che, questa mattina, in Consiglio regionale, il consigliere di
Forza Italia, Rocco Palese, e l'opposizione di centrodestra, in
quella fase delicata di assestamento di bilancio, avevano proposto
alla Giunta di centrosinistra e al presidente della Regione, Nichi
Vendola, di erogare un contributo straordinario di 1 milione 200mila
euro per concludere, appunto, i lavori di ristrutturazione del
campanile. Contributo richiesto e firmato in un emendamento, che è
stato presentato con finalità di recupero e tutela di beni
culturali di particolare pregio ed in fase di restauro che, qualora
fosse stato votato, avrebbe risolto parte delle emergenze della
città. Nulla di fatto, dunque. Né tantomeno per un
altro emendamento, che mirava ad andare incontro alle esigenze delle
università, come quella salentina, che proprio in queste
ultime settimane ha visto aumentare le tasse agli studenti. In un
panorama difficile, con momenti di tensione, che avevano portato gli
studenti a manifestare in segno di protesta contro il magnifico
rettore e contro l'aumento delle imposte, nessun contributo è
stato elargito. E allora, per mandare avanti un sistema universitario
fatto di servizi che, a detta degli studenti, «non soddisfano
rispetto a quanto versato al momento del pagamento delle tasse»,
l'università dovrà contare su altre risorse. Insomma,
una situazione delicata, verso la quale il centrodestra avrebbe
voluto, seppur in parte, dare il proprio contributo politico. E
allora, per le università, il capogruppo Palese avrebbe voluto
che fossero stanziati 2 milioni di euro. Anche in questo caso,
emendamento bocciato. C'è poi un terzo emendamento, non meno
importante, che puntava ad inserire una variazione di bilancio pari a
7 milioni di euro a favore dei Consorzi di gestione dei rifiuti
urbani Lecce 2, Lecce 3, e Bari 4 «con la finalità di
fronteggiare – si legge nell'emendamento – la situazione di
emergenza connessa alla chiusura del ciclo dei rifiuti
indifferenziati». Anche in questo caso, nulla di fatto.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>ROCCO PALESE (Fi)</strong> | Il consiglio,
intanto, non si è ancora concluso, e riprenderà domani
lasciandosi però alle spalle il dibattito su sanità,
missionari, e quorum farmacie. «Tutti questi provvedimenti
hanno una matrice comune, la disorganizzazione e lo scoordinamento
tra tutti i settori – sottolinea Palese - E questo fatto è
insostenibile e dovrà essere, per la Giunta, uno dei
principali problemi da affrontare. I provvedimenti, importanti che
oggi arrivano in Aula sono inquinati (forse anche per non entrare nel
merito della materia) da due argomenti, i missionari e il quorum
delle farmacie. E allora noi oggi rischiamo di parlare di questo e
non del disastro finanziario che si sta abbattendo sulla Puglia».
Disastro finanziario, sul quale, Palese fa la sua riflessione: «Nel
2007 c’è stato un incremento della spesa discrezionale
mentre le spese per il funzionamento del consiglio regionale sono
state ridotte di due milioni e 840mila euro. Molti poi i debiti
potenziali fuori bilancio per non parlare delle continue
anticipazioni d cassa che vengono utilizzate per i Consorzi di
bonifica. Per quanto riguarda la sanità, la gestione della
spesa è stata una gestione dissennata, con l’aumento
dell’Irap, della benzina e di molte altre cose e i 50 milioni di
euro a carico del bilancio autonomo della Regione».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E si rivolge, poi, alla maggioranza:
«La gestione è dissennata e voi ne siete ben consapevoli
dal momento che parlate di mobilità passiva, di aumento di
spesa farmaceutica, di acquisizione ingiustificata di beni e servizi.
Ancora oggi io chiedo di essere a conoscenza dei dati di andamento
della spesa sanitaria per il 2008 perché c’è una
gestione clientelare delle Asl pugliesi. Tra l’altro manca il piano
di rientro triennale della situazione strutturale ed è
irresponsabile affermarlo nel Piano della Salute, perché i
cittadini potrebbero anche costituirsi parte civile. E poi l’unico
organo di controllo delle Asl è il collegio dei revisori dei
conti e voi domani, in Giunta al punto 57 avete messo all’ordine
del giorno una delibera per cambiare alcuni revisori dei conti non
iscritti all’Albo, che voi stessi avete nominato tempo fa. Non ho
difficoltà invece a condividere il reperimento di ulteriori
risorse per la realizzazione della sede unica regionale. Vorrei fare
un appello infine perché, sulle grandi opere pubbliche che i
cittadini si aspettano di vedere realizzate come l’oncologico,
tutti possano fare un passo indietro e deporre le armi».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Mentre su campanile e università
spiega: «Gli stessi consiglieri del centrosinistra che sono
scesi in piazza a Lecce contro l’aumento delle tasse universitarie,
oggi hanno votato contro il nostro emendamento con cui chiedevamo al
Governo regionale di stanziare due milioni di euro in favore delle
università pugliesi per scongiurare l’aumento delle tasse,
quasi obbligatorio per tutti gli atenei italiani per colpa dei tagli
di questi ultimi due anni del Governo Prodi. Ennesimo esempio di
incoerenza, demagogia e populismo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Esattamente come per il campanile del
Duomo di Lecce, per il quale con un altro emendamento chiedevamo lo
stanziamento di un contributo straordinario di 1,2 milioni di euro.
L’assessore Lomelo con grande imbarazzo, dopo aver chiaramente
dichiarato negli ultimi mesi sui giornali salentini che la Regione
non intendeva farsi carico del problema, oggi in aula non ha avuto il
coraggio di ripetere le stesse cose, dicendo che 1,2 milioni di euro
non bastano e ne servono 1,5 e che il Comune di Lecce non ha
presentato alla Regione richiesta di contributo. Quindi? La Giunta
Vendola non dà né 1,2 né 1,5 milioni di euro, né
si prende la briga di interessarsi garantendo al Comune di Lecce che
presentando la richiesta può arrivare il contributo».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>COSIMO BORRACCINO (Pdci)</strong> | «Anche
quest’anno il rendiconto e l’assestamento di bilancio contengono
diverse altre voci – chiosa il consigliere Borraccino – Dietro
questi numeri ci sono spesso scelte politiche, o meglio la mancanza
di scelte politiche come in questo caso. Da tempo si parla di una
riforma dei consorzi di bonifica. Da tre anni l’assessorato
competente non è stato in grado di portare in Aula la riforma
E oggi ci ritroviamo, con l’anticipazione per cassa di 15 milioni
di euro per i lavoratori. È una piaga, quella delle
anticipazioni per cassa, dalla quale non siamo riusciti a guarire.
Altra scelta immorale ed eticamente scorretta di questa maggioranza è
quella relativa ai missionari. La responsabilità è di
questa classe politica che non ha avuto il coraggio di stoppare
questa pagina immorale della Regione Puglia. Il presidente è
dovuto scendere a compromessi con il Partito democratico, così
come anche Palese si è messo d’accordo con la maggioranza su
questa scelta. Infine, segnalo la necessità di stabilizzazione
del personale degli Edisu (dopo aver stabilizzato il personale della
sanità e quello dell’Arpa), stabilizzazione che si
otterrebbe a costo zero. Comunque il nostro voto sarà un voto
di responsabilità nei confronti della maggioranza, sapendo che
ci sono questi nodi fondamentali».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>RAFFAELE BALDASSARRE (Fi)</strong> | «Molte
volte abbiamo chiesto la consistenza patrimoniale della Regione.
Eppure ancora oggi c’è una grande incertezza sulla
valutazione complessiva del patrimonio regionale. E a fronte di
questa denuncia, nulla troviamo nei disegni di legge».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E sui temi leccesi ha poi aggiunto:
«Chiedevamo per l’ennesima volta, oggi anche per il Bacino
Bari 4, che il Governo regionale stanziasse un contributo di 7
milioni di euro per compensare l’aumento dei costi di smaltimento
dei rifiuti nei Bacini Lecce 2, Lecce 3 e Bari 4. Aumenti causati dal
fatto che gli impianti di smaltimento dei rifiuti previsti in quei
bacini non sono pronti per ritardi del Commissario Vendola e quindi i
rifiuti devono essere smaltiti fuori Bacino con conseguente aumento
dei costi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’assessore Losappio ha candidamente
dichiarato che sia per il 2007, sia per il 2008, per i Bacini Lecce 2
e Lecce 3 non occorre stanziare fondi aggiuntivi perché i
maggiori costi sono stati coperti da fondi di Protezione Civile e
fondi della Provincia di Lecce e dall’aumento delle tariffe, quindi
sono stati pagati appunto dai cittadini. Ha invece ammesso che per il
Bacino Bari 4 gli aumenti non sono coperti. Dato riconosciuto anche
dal collega Ventricelli di Sinistra Denocratica che aveva presentato
uno specifico sub emendamento al nostro. Ebbene: l’assessore
Losappio, Rifondazione, Comunisti Italiani e ovviamente Ventricelli e
noi del centrodestra, abbiamo votato a favore del sub emendamento di
Ventricelli. Il Pd ha votato inspiegabilmente contro. Ma non è
tutto, perché gli stessi Losappio, Rifondazione, Comunisti
Italiani hanno assurdamente votato contro il nostro emendamento,
facendo automaticamente decadere anche quello del collega
Ventricelli. Risultato: i maggiori costi, quindi le
maggiori tasse sui rifiuti, continueranno ad essere pagati da tutti
gli incolpevoli cittadini, quelli dei Bacini Lecce 2, Lecce 3 e Bari
4. Stendiamo un velo pietoso sui patetici
tentativi di coprire la spaccatura interna alla maggioranza che
invece è stata più che evidente. Purtroppo a farne le
spese sono ancora i cittadini pugliesi».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>SERGIO SILVESTRIS (An)</strong> | Il consigliere
di Alleanza Nazionale, Sergio Silvestris, dal canto suo, dice che
responsabilità delle scelte che vengono effettuate in questa
fase di assestamento di bilancio è causata dal deficit
sanitario: «Oggi si parla di farmacie e di missionari per
distrarre l’opinione pubblica dall’oggetto vero della
discussione, e cioè il deficit sanitario. Sui missionari, è
in atto una vera e propria criminalizzazione verso questi dipendenti.
Ma quanti, al di fuori di quest’aula, sanno che anche noi
consiglieri regionali godiamo di un trattamento di indennità
che presuppone una serie di iniziative che noi avremmo il dovere di
svolgere? Chi ci controlla? Chi pensa che risolvendo il problema dei
missionari si risolve tutto, si sbaglia di grosso. Siamo bravi a fare
i moralizzatori. E i nostri sperperi? Io non ho mai sentito levare
grida di sdegno. Sul quorum delle farmacie già preannuncio che
il gruppo di An ricorrerà al Governo nazionale per chiedere
l’incostituzionalità dell’articolo perché la
competenza del quorum è statale e non regionale».</p>