LECCE | C'è chi dice due, c'è chi dice tre milioni di persone. Il grande successo del Cirque du Soleil, a Lecce ha messo in scena un sogno. Quello di volare. «Puglia Night Parade» ha preso il via alle 21, ed è durato circa un'ora, fra danze nell'aria di arte e cultura, che ha coinvolto otto città pugliesi. I maestri circensi canadesi l'avrebbero dovuto portare a Bari, in realtà però, il «circo», per chi lo chiama salentinamente, si è svolto nel capoluogo leccese, in piazza Sant'Oronzo. Ed è spettacolo, non ci sono dubbi. Il sogno di volare lo hanno avuto migliaia e migliaia di persone che hanno seguito, col volto verso l'alto gli acrobati piroettare praticamente nel cielo, perché dietro di loro, sotto i riflettori fiochi, c'era proprio un cielo stellato, che solo a tratti ha lasciato spazio a qualche lampo, quasi un flash che avrebbe fatto pensare ad una perturbazione. In realtà, salvo l'incidente di via Adua (di cui riportiamo il fatto in cronaca), con i grandi artisti del Cirque, si è allestito uno spettacolo dal carattere unico, e mai visto nel Salento. Che ormai è diventato location di grandi scenari. Gente dappertutto, una folla immensa. «Tu guardavi da una parte, all'orizzonte, e vedevi persone, dall'altra ne vedevi altre» sottolinea un turista giunto apposta nel capoluogo per seguire l'evento notturno. Che poi è proseguito per tutta la notte, con appresso un grande risvolto artistico che non si poteva non avvertire. E nonostante quello che c'era dietro, prendi le battute politiche dell'ultimo minuto, che come si può immaginare ogni manifestazione ha. Il Cirque du Soleil, in città, ha divertito proprio tutti. E ha remunerato i tanti commercianti, che fino a notte fonde hanno tenuto aperti gli esercizi commerciali. Il lavoro per l'allestimento del palco, che è andato avanti negli ultimi due giorni sotto una fitta pioggia battente, è stato dunque ripagato. Anche gli artisti locali hanno avuto una grande occasione. Gli artisti di strada, gli attori del posto, ballerini, musicisti, 44 per la precisione, che hanno preso parte alla manifestazione, hanno fatto parte dello staff dei 72 commedianti.
«LA CITTÀ COME UN POEMA» | L'aveva definita così Lecce, la regista Nancy Rozon, ne «Il sogno di volare». Per lei, il Cirque è stato un pretesto per venire in Puglia, e per portare con sé un piacevolissimo ricordo dell'Italia. Assaporato dapprima con l'incredibile scenario della zona pedonale, quella dove le coppiette, le famiglie, i ragazzi passeggiano vivendo la città, poi attraverso la risposta culturale, che nella prima «notte» ha riscosso un incredibile, e tutto sommato aspettato successo. Col naso all'insù, leccesi, salentini, e i tanti cittadini di fuori provincia, hanno assistito alle macchine di Leonardo, poi alle visioni di Verne, e hanno ripercorso la storia del volo, con i travestimenti con piume d'uccello. Piazza Sant'Oronzo è diventata palco partecipativo. Che non è quello che è stato allestito fra via Templari e via Salvatore Trinchese, ma quello di fronte, col pubblico, con i voli, che dove ovunque guardavi, cambiando angolazione, si riusciva ad avere una scenografia differente. Suggestivo anche il corridoio illuminato di via Alvino, sempre nella magica piazza. Abbiamo chiesto a qualcuno fuori da ogni sospetto di parte, ai bambini, che cosa pensassero dello spettacolo, e gli abbiamo domandato con parole semplici se fossero riusciti a capire cosa fosse il Cirque du Soleil. E anche a loro, ai più piccolini, le «fotografie» immaginifiche non sono passate inosservate. Leonardo Da Vinci, Jules Verne, che erano solo la prima parte dello spettacolo, l'hanno compresa benissimo. Nel secondo atto, invece, quello più vicino ai giorni nostri, si è raccontato di Google Earth, dove la gente viaggia da una parte all'altra del mondo, con un click del mouse, con zoom dall'alto verso il basso, fino a raggiungere il cuore di Lecce dal satellite, come se fosse una telecamera televisiva. Come dire, la sfida contro la gravità, può essere vinta da ognuno di noi, qualora si riuscisse, dopo aver guardato le immagini interattive, a chiudere gli occhi e a lasciare spazio alla fantasia.
TRAFFICO SCORREVOLE | Dalle 20, da quando sono state spente le luci sulla città, così come voluto dalla compagnia, si è temuto soprattuto per il traffico. Le difficoltà da parte degli automobilisti che hanno percorso le traverse della città sono state avvertite soprattutto a piedi. In atto, invece, per chi viaggiava in auto e raggiungeva Lecce da fuori città, si è incappato nel progetto traffico dell'assessore al ramo, Giuseppe Ripa, che ha fatto ottemperare a quello che nei giorni scorsi era stato illustrato come il piano straordinario della mobilità da adottare. Fondamentali per la buona riuscita dell'evento sono stati i parcheggi di interscambio, dov'è stato possibile lasciare le autovetture per raggiungere poi il centro, chi a piedi chi con navetta, quest'ultime rese dal Comune in maniera gratuita grazie al servizio offerto dalla Sgm. Le vetture arrivate dal Nord Salento hanno lasciato sono state parcheggiate nel Foro Boario e nel grande parcheggio Carlo Pranzo, di fronte all'edificio universitario Sperimentale Tabacchi. Con le navette in tanti hanno raggiunto via XXV Luglio, con due corsie, viale Lo Re, vicino al Multisala Massimo, dal tardo pomeriggio (18,30) fino a notte inoltrata, così come viale Marconi. I diversamente abili hanno potuto seguire dalla sede del Sedile lo spettacolo. Il dispiego di forze per garantire sicurezza e mobilità è stato prestato tanto dai vigili del fuoco, quanto dagli operatori della Protezione civile, e poi dalla Polizia municipale, Carabinieri, Polizia, e tutti gli altri operatori. Gli alberghi sono stati presi d'assalto, grazie all'iniziativa intrapresa da parte dell'Apt e i risultati sono stati a dir poco straordinari per gli operatori del settore.