GALLIPOLI | Un solo giorno di attesa e poi sarà derby. Allo «Iacovone» di Taranto è ormai tutto pronto, domenica alle ore 15 arriva la capolista del girone B, il Gallipoli di Giannini reduce dalla vittoria sul Crotone per 2-1. La Lega ha designato il signor Tasso di La Spezia per la direzione d'un match chi si giocherà a porte chiuse, vista l'annosa inagibilità dell'impianto tarantino. Sulla carta, gli jonici partono favoriti, ma dovranno confermare, da buoni primatisti, di non patire il fattore campo, dove, fino a qualche tempo fa, hanno stentato in più d'una qualche occasione.
La squadra è ormai pronta, sabato c'è in programma la rifinitura poi la partenza alla volta di Taranto. Pronto è anche il presidente dei giallorossi Vincenzo Barba, che non crede a un Taranto in crisi: «Portiamo rispetto per tutti, pur sapendo di avere le qualità per battere qualsiasi avversario. Mai firmerei per un pareggio, figurarsi poi nella sfida allo Iacovone: siamo appena diventati la capolista, cercheremo di mantenerci isolati in vetta. La squadra sa come fare, non a caso abbiamo messo su una classe di bravi ragazzi: tutti hanno i mezzi per essere promossi col massimo dei voti. Ma, inutile negarlo, a Ginestra basta... studiare poco per esaltarsi in campo: il gol che Ciro ha segnato contro il Crotone è una perla di bellezza unica». Dopo qualche sfortunato tentivo, questo sembra quello più giusto. Il Gallipoli c'è e sogna la cadetteria a occhi aperti: «Quest'anno o mai più. Ho fissato un termine improrogabile: se il Gallipoli non andrà in B al termine di questo torneo, chiuderò la mia avventura. È il nostro terzo campionato tra C1 e Prima divisione, non posso aspettare oltre per realizzare il progetto B come Barba. Investo nel calcio da sette anni. Delego poco, anzi nulla; seguo ogni passo del Gallipoli. Noi, dopo Lecce e Bari? Chissà, un giorno mi godrò un derby dal sapore inedito con una delle grandi pugliesi. Il problema stadio inefficiente? Andiamo in B, poi affronteremo il problema. Le istituzioni ci vogliano bene, con i fatti e non a parole. Ci invitino a progettare per il bene dello sport a Gallipoli. Sogno uno stadio che sorga in una cittadella dello sport. Ma ora fatemi portare il Gallipoli in B».