GALLIPOLI | Prosegue la preparazione in casa Gallipoli. Sabato c'è il derby di Taranto, impegno insidioso ma cruciale per il destino dei giallorossi, primi in classifica nel girone B con una sola lunghezza di vantaggio sul Crotone e due sull'Arezzo. Giannini rinuncerà al difensore Bonatti, mentre Savino ha recuperato dall'infortunio e sta svolgendo un lavoro differenziato per ritrovare la migliore condizione. Non al meglio Sissoko, che è stato colpito da sintomi influenzali.
Sarà, come ha scritto il passato che ormai ci appartiene, una sfida dal sapore particolare. Un vago retrogusto di felicità e gioie per l'attaccante giallorosso Ciro Ginestra, che proprio con i tarantini vanta degli ottimi ricordi. Non a caso, l'anno scorso gli ha segnato tre gol: due con la maglia del Perugia al Curi e uno nel girone di ritorno, il primo in casa con la casacca del Gallipoli. E domenica prossima la tradizione andrà allungata, addolcita un altro pò: «Spero che continui la mia tradizione positiva — ha detto Ginestra, sposato con la gallipolina Elisabetta che a febbraio lo renderà papà —. In questa città, ormai, ho trovato famiglia e futuro. Dopo aver centrato una storica promozione in B con il Frosinone, vorrei scrivere la storia anche qui». Suo compagno di fortune, dopo un inizio stentato ma ugualmente positivo, Francesco Di Gennaro. Amico di reti e di avventure extracalcistiche, come svela lo stesso Ginestra, il quale contro il Crotone ha segnato la settima rete stagionale: «Io e Francesco siamo grandi amici e non abbiamo mai litigato, nonostante sia messa in dubbio la nostra compatibilità. Durante le partite, poi, parliamo in napoletano. Io mi muovo da seconda punta perché lui ha un fisico possente e sa interpretare meglio il ruolo di punta centrale. Mi ricorda molto Pippo Maniero per forza e abilità nel gioco aereo. Che cosa gli invidio? L'altezza (188 cm rispetto ai suoi 180, ndr).
Ma non i capelli lunghi, visto che a me non mancano. Sono solo stempiato e se me li facessi crescere starei male...».