LECCE | Nell’allenamento della mattina al «Colaci» di Calimera, lavoro a parte per Basta e Zanchetta, entrambi a causa di un affaticamento muscolare. Usciti anticipatamente dal terreno di gioco, Ardito per lombalgia e Mihoubi per un affaticamento del muscolo. Domani allenamento previsto per le 14.30 sempre a Calimera. Ha raggiunto quota 16.000 biglietti venduti, la prevendita in vista del prossimo impegno contro la Juventus. Un impegno proibitivo per i giallorossi contro la squadra bianconera anche secondo il difensore originario di Galatina Andrea Esposito: «Il mister mi sta impiegando come terzino sinistro e a volte anche a destra. Io cerco di dare il massimo a prescindere dalla posizione in campo. La classifica ci soddisfa in parte, siamo in una zona non tranquillissima, a due punti dalla terz’ultima. Abbiamo perso due gare, a Genova e in casa contro la Roma, che ci hanno un po’ rallentato in classifica e poi abbiamo conquistato un ottimo punto a Catania. Contro la Juventus sarà una partita difficile, ci vorrà il massimo impegno e sacrificio da parte di tutti per ottenere un risultato positivo. Sulle fasce sono molto bravi a saltare l’uomo e mettere palle invitanti per le punte. Dovremo stare attenti per tutta la durata dell’incontro, cercando il raddoppio sui nostri avversari, per dare meno spazio possibile. Del Piero, che è l’uomo simbolo di questa Juve, è in un periodo di forma straordinario, riesce a valorizzare ogni palla che gioca; dovremo essere attenti ad evitare i calci piazzati, perché il capitano juventino è un ottimo tiratore. Nelle fila della Juve ci sono grandissimi campioni, e da parte nostra ci vorrà una partita di sacrificio, come quella che abbiamo disputato contro il Milan. Ci sono delle differenze tra Juve e Milan, nel senso che, secondo me, la compagine rossonera poggia più sulle individualità, mentre la Juve si sacrifica di più, giocando più da squadra. Inutile nascondere che le nostre qualità sono inferiori a quelle della Juve, e per questo dovremo giocare con attenzione, giocando a viso aperto, però, stando corti e stretti sotto la linea della palla. Loro hanno grosse individualità e se li lasci giocare ti possono far male in qualsiasi momento».