LECCE | Una delegazione della Provincia di Lecce, guidata da Claudio Casciaro, presidente della commissione cultura, e coordinatore, per conto della Provincia, della organizzazione della visita al Santuario di Santa Maria di Leuca del Papa, ha incontrato a Roma Sua Santità Benedetto XVI per ringraziarlo per l’evento del 14 giugno 2008. La delegazione, di cui hanno fatto parte il vice presidente del Consiglio Provinciale, Salvatore Negro, ed i consiglieri provinciali Maria Rosaria Ruberti e Francesco Bruni, ha partecipato all’udienza del Santo Padre insieme con 1500 pellegrini della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, guidati dal Vescovo, Monsignor Vito De Grisantis. Nell’occasione la delegazione della Provincia ha portato i saluti del presidente Giovanni Pellegrino e dell’Amministrazione Provinciale, ha donato a Benedetto XVI le deliberazioni del Consiglio Provinciale di Lecce relative alla visita del Papa e una copia del progetto ‘Cento palme per il Papa a Leuca e per la pace nel mondo. «Abbiamo portato al Santo Padre – dichiara Claudio Casciaro - il saluto e l’abbraccio del popolo salentino, oltre che il ringraziamento e la gratitudine per la visita del giugno scorso. Abbiamo, ancora una volta, rappresentato a Benedetto XVI le peculiarità della nostra terra, lo spirito di accoglienza, il senso dell’ospitalità, l’attaccamento a valori, l’umanità della nostra gente, sentimenti esaltati con la propria testimonianza di vita dal mai dimenticato don Tonino Bello. Abbiamo confermato al Santo Padre il nostro impegno personale e politico sui temi della pace del dialogo interculturale e religioso – conclude Casciaro - e non abbiamo perso l’occasione di rappresentare i problemi di questa terra, soprattutto quello del lavoro, insieme con la speranza e la voglia di riscatto che anima tutti i salentini. Di questo incontro ravvicinato con il Capo della Chiesa Cattolica nel nostro cuore resteranno un’emozione profonda ed un ricordo indelebile per tutta la vita. La visita a Santa Maria di Leuca e l’incontro di Roma costituiscono un’esperienza che non si cancellerà mai perché ha segnato la nostra esistenza di uomini e di cittadini impegnati in politica. Anche di questo saremo sempre grati a Papa Benedetto XVI».