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Data pubblicazione: 03/12/2008 | ATTUALITÀ
CULTURA | Blasi: «La Notte della Taranta, politiche culturali e promozione del territorio»
Sergio Blasi all’Università di Salerno.
Dibattito sul tema «Il dialogo è possibile»
Si è svolto un convegno presso il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica presso l’Università degli Studi di Salerno. Presente il primo cittadino di Melpignano, in qualità di presidente dell’Istituto Diego Carpitella verterà su «La Notte della Taranta».

MELPIGNANO | In questi giorni il primo cittadino di Melpignano, Sergio Blasi, è impegnato presso l’Università degli Studi di Salerno per prendere parte al prestigioso convegno organizazzato dal Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica «Sociologia dei processi culturali». Il suo contributo, in qualità di presidente dell’Istituto Diego Carpitella verterà su «La Notte della Taranta, Politiche culturali e promozone del territorio». Sergio Blasi, soddisfatto ed orgoglioso di predere parte a questo incontro, parlerà agli studenti del campus campano, con l’introduzione di Maurizio Merico. Ma il primo cittadino di Melpignano prenderà anche parte a «Il dialogo possibile. Suoni e parole di lingua diverse», Michele Lobaccaro e Nabil Salameh (Radiodervish) all’Università di Salerno. Nell’ambito del ciclo di seminari «Mediterraneo Plurale» (organizzato dall’insegnamento di Sociologia dei Processi Culturali del Corso di laurea specialistica in Sociologia - Università di Salerno), il 2 dicembre 2008 alle 14,30 presso l’Aula dei Consigli - Campus universitario di Fisciano, Michele Lobaccaro e Nabil Salameh hanno discusso sul tema «il dialogo possibile, suoni e parole di lingua diverse». Le canzoni dei Radiodervish possono essere considerate come «piccoli laboratori», all’interno dei quali si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo, luogo di confine che unifica nel momento stesso in cui separa. I loro testi, cantati in italiano, arabo, inglese e francese, affondano le radici sia nella tradizione araba che nella musica d’autore italiana, rendendoli una delle formazioni più originali del panorama della world music e di quello cantautorale. Attraverso la loro musica, la differenza culturale diviene una risorsa per il dialogo tra culture e il riconoscimento delle identità mediterranee.  Ha introdotto nuovamente i lavori Maurizio Merico. Il seminario, organizzato in collaborazione con l’Istituto «Diego Carpitella» e «Princigalli Produzioni», è stato preceduto dai saluti di Vittorio Dini (Direttore del Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica), Raffaele Rauty (Coordinatore del Dottorato in «Sociologia, analisi sociale e politiche pubbliche» e Sergio Blasi (Presidente dell’Istituto «Diego Carpitella»).

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