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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 03/12/2008 | ATTUALITÀ
CRISI CONSUMI | Mercato agricoltori non solo per genuinità ma soprattutto per risparmio
Nasce a Nardò «Farmer’s Market».
Entusiasta la Federconsumatori
La vendita diretta all’interno di farmer’s market taglia la lunga filiera speculativa e funge da calmiere dei prezzi. È la migliore risposta alla grave crisi dei consumi, generata da una ricorsa agli aumenti nei passaggi di mano con ricarichi del 700 per cento.

NARDÒ | La Federconsumatori di Nardò apprende con entusiasmo l’iniziativa dell’amministrazione Comunale di Nardò che vede in progetto la nascita di un farmer’s market nella nostra città per la vendita diretta produttore-consumatore. Intende, però, premettere che i farmer’s market sono stati istituiti dalla legge finanziaria 2007 che li ha riservati esclusivamente ai cosiddetti «ortolani», cioè agli agricoltori che vendono i propri prodotti. I comuni hanno il compito di istituire questi mercati oppure di autorizzare entro 60 giorni quelli trovati dagli stessi ortolani, in aree pubbliche o in aree private. La vendita diretta nei farmer’s market, che taglia la lunga filiera speculativa e funge da calmiere dei prezzi, è la migliore risposta alla grave crisi dei consumi, generata da una ricorsa agli aumenti nei passaggi di mano, anche con ricarichi del 700 per cento dal campo alla tavola. Occorre invece tagliare sempre di più la filiera speculativa che fa lievitare i prezzi e costituisce un aiuto tangibile per molte famiglie, colpite, con il pretesto dell’euro, da aumenti selvaggi, anche con il concorso diretto del commercio. «Ci auspichiamo che l’Amministrazione Comunale - fanno sapere i responsabili della Federconsumatori di Nardò, Moira Epifani e Monica Raho - voglia promuovere, con un progetto di tale portata, non solo la nascita di punti vendita diretti dei prodotti agroalimentari della nostra terra, ma che si ponga contemporaneamente come obiettivo prioritario quello di contribuire a contenere i prezzi di vendita, combattendo le intermediazioni che li gonfiano. Per rendere possibile ciò, come già successo in altre città italiane, sarebbe opportuno cooperare d’intesa e in sinergia con le principali organizzazioni agricole e le associazioni dei consumatori presenti sul territorio locale». La Federconsumatori di Nardò suggerisce, sin d’ora, di promuovere un accordo che preveda che nel farmer’s market possa, ad esempio, essere effettuato uno sconto di almeno il 30 per cento sul prezzo medio di vendita indicato quotidianamente per la stessa tipologia di prodotto dal servizio Sms consumatori , attivato dal ministero delle Politiche agricole e Forestali in collaborazione con le associazioni dei consumatori. Gli imprenditori agricoli promettono, così, ai consumatori di garantire loro non solo l'offerta di prodotti stagionali, locali, sicuri e di qualità, ma anche un vantaggio economico rilevante, riducendo i propri prezzi rispetto a quelli praticati dalla distribuzione convenzionale. Gli agricoltori dovranno, però, rispettare una serie di codici di comportamento, tra cui l'espulsione in caso di mancato rispetto delle regole sulle quali vigileranno le Associazioni dei consumatori. «I farmer’s market - spiega la Federconsumatori di Nardò - sono i mercati esclusivi degli agricoltori che si distinguono dai normali mercati perché a vendere sono solo gli agricoltori che offrono prodotti locali e di stagione (non si trovano ad esempio gli ananas che non sono coltivati in Italia), che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto costosi e inquinanti prima di giungere in tavola, sostenendo così di promuovere la vendita diretta ed i risparmi consistenti anche superiori al 50 per cento per alcuni prodotti a genuinità e qualità garantiti». I motivi che porteranno i cittadini nei mercati degli agricoltori saranno legati esclusivamente alla genuinità dei prodotti, alla convenienza e al rapporto qualità-prezzo. I consumatori vi risparmierebbero circa il 30 per cento, che non è poco in tempi in cui si fa fatica ad arrivare alla quarta settimana del mese. Da qui l’esigenza che il mercato degli agricoltori sia aperto tutti i giorni, a testimonianza di come, in tempi di scandali alimentari e carovita, si avverta l’esigenza di coniugare la ricerca della genuinità e della sicurezza alimentare alla possibilità di fare acquisti al giusto prezzo. Si tratta di una risposta alle attese dei cittadini, la migliore soluzione per frenare l’aumento dei prezzi favorendo gli acquisti direttamente dal produttore piuttosto che un intervento pubblico per calmierare i prezzi, perché tagliano le intermediazioni e garantiscono la qualità, la genuinità, la sicurezza e la convenienza. I farmer’s market ben organizzati sono la dimostrazione di come nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo ci sono ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori. I responsabili sono consapevoli che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato che però, grazie alla maggiore concorrenza, è in grado di svolgere una importante funzione calmieratrice e per questo va diffusa e sostenuta. Sono certi che solo così l’organizzazione e l’estensione dei farmer’s market potrà avere la funzione di aiutare moltissime famiglie, impoverite dall’aumento speculativo dei prezzi, a fare la spesa.

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