Data pubblicazione: 25/06/2008 | AMBIENTE
Villaggio Orex riceve la «Bandiera nera 2008» di Legambiente
«Bandiera nera 2008» alla
società che ha realizzato Villaggio ex Orex, ad Ugento. Nonostante abbia ricevuto, a suo tempo, circa
due anni fa, l'ok alla valutazione di impatto ambientale, per
Legambiente quello è un ecomostro.
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Legambiente, così come
per i punti d'eccellenza di tutela paesaggistica naturale, espone
quella che è la Top Five degli ecomostri in Italia. Tra queste
spunta Torre Mileto (Foggia), che già due anni fa, nell'aprile
2006, Legambiente aveva individuato tra gli ecomostri pugliesi da
combattere, i duemilacinquecento alloggi che furono costruiti nel
lembo di terra tra il lago di Lesina, e il mare del Gargano. Nel
2006, Legambiente aveva pure sottolineato le brutture di Baia dei
Campi, enorme struttura costruita sulla costa del Gargano, tra
l'altro inutilizzata dopo decenni di completamento. E ancora, Torre
Miggiano, che altro non è che un centro direzionale a Santa
Maria di Leuca, realizzato con l'ausilio di fondi pubblici. E poi
ancora, Praia del Sud, il villaggio turistico gallipolino su cui
gravò un sequestro e una sentenza sfavorevole ai costruttori
del 2005. E l'ex colonia Scarciglia, dove l'Apuliae Di Colaninno
volle costruire un centro-benessere.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Storie d'altri tempi se pensiamo che,
nell'ultima classifica di Legambiente, quelle strutture non compaiono
neppure. Intanto, c'è un ecomostro che è sempre sulle
colonne d'informazione. Il Villaggio Orex di Ugento, costruito nel
Parco regionale «Litorale di Ugento», verso il quale il
presidente provinciale di Legambiente, <strong>Maurizio Manna</strong>, dimostrò
un certo sconforto due anni fa, quando il villaggio ottenne l'esito
positivo nella valutazione di impatto ambientale dalla Regione. Un
via libera che consentì alla società di costruire
celermente la struttura. E proprio ieri, Legambiente è tornata
a parlare dell'ecomostro, attribuendogli la «Bandiera nera
2008», «riconoscimento», se così si può
dire, che Legambiente dà ad amministrazioni, personaggi del
panorama politico, imprenditori e società private che si
contraddistinguono per attacchi o danni alla costa e all'ambiente
marino. In Puglia, il titolo è dunque per la Ugento s.r.l. per
la realizzazione di una struttura, a loro dire, non ecocompatibile,
che prevede milleduecento posti lotti, con 68mila metri cubi su
un'area di 170mila metri quadrati costruita in contrada Fontanelle,
nel Comune di Ugento.</p>