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SOLETO | Avrebbe tentato di abbandonare rifiuti pericolosi in campagna per potersene liberare. Solo che, una telefonata al 112, anonima, ha scongiurato l'accaduto. E il responsabile è stato individuato e denunciato. È successo ieri a Soleto, che un uomo, M.B., di 38 anni, di Nardò, operaio di professione, è stato denunciato a piede libero con l'accusa del reato di abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi. La chiamata al servizio d'emergenza 112 è partita da un cittadino solerte che passava da lì per caso. Girato lo sguardo all'operaio si è accorto di un qualcosa di alquanto strano. L'operaio, che con divisa e vettura di servizio dell'azienda per cui lavora, stava tentando di abbandonare rifiuti in aperta campagna. Ma ciò che ha trattenuto l'attenzione dell'uomo che ha fatto scattare l'allarme, è stato proprio il marchio che aveva sulla carrozzeria della vettura da lavoro, che faceva proprio pensare si trattasse di un uomo operante nel settore dei servizi di igiene ambientale.
Insomma, alle 10 del 14 novembre scorso, l'operaio, giunto sul posto, al chilometro 2+700 della strada provinciale 367, aveva abbandonato sul ciglio della carreggiata undici fusti contenenti vernice e liquidi. Sul posto sono prontamente intervenuti gli uomini dell'Arma, dalla stazione locale, che hanno operato sotto le direttive del personale del Nucleo operativo ecologico di Lecce. Secondo i primi accertamenti, l'uomo avrebbe tentato di abbandonare circa cento chili di materiale, che sono stati recuperati e sottoposti a sequestro, poi affidati alla ditta «Econova» sita in Galatina, mentre l'autocarro, anche quest'ultimo posto sotto sequestro, è stato affidato a custodia giudiziaria. Avvertito il magistrato di turno, con i carabinieri è stata concordata la denuncia a piede libero con l'accusa del reato di abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi (articolo 256, del decreto legislativo 152 del 2006, ndr).