di Valentina Maniglia
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GAGLIANO DEL CAPO</strong> | Avrebbe spacciato
un cocktail micidiale fatto di cocaina ed eroina che ha provocato la
morte ad un giovane di Gagliano del Capo, per questo è stato
arrestato. Manette ai polsi, dunque, per Andrea Vetrugno, 27enne
leccese, ritenuto dai Carabinieri della compagnia di Tricase e da
quelli della stazione di Gagliano del Capo, l’uomo che avrebbe
venduto sostanze stupefacenti, un cocktail di eroina e cocaina, a
Cosimo Lotta, all'epoca 36enne, deceduto il 25 giugno dello scorso
anno, proprio a seguito dell’assunzione di quelle sostanze.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Si chiude così un giallo
iniziato un anno fa con il ritrovamento di Lotta in gravissime
condizioni davanti all’ospedale di Gagliano del Capo, abbandonato a
bordo della propria autovettura. I medici avevano accertato che la
causa della sua morte era un’insufficienza cardiocircolatoria e
respiratoria dovuta proprio all’assunzione di droghe. Partono le
indagini e, se pur con poche tracce, si indaga sui tabulati
telefonici della vittima, si interroga il portiere dell’ospedale e
si consultano le informazioni a disposizione dei militari sui
consumatori abituali di stupefacenti. Si riesce così a
risalire all’identità di L.B., colui che avrebbe assunto
droga assieme a Lotta la sera della sua morte, che fornisce agli
inquirenti il numero di telefono contattato per avere, quella volta,
la dose di stupefacente. Ma dall’altra parte della cornetta
risponde una voce chiaramente estranea ai fatti: è il titolare
di un’attività imprenditoriale presso la quale, per
pochissimi giorni, ha lavorato un giovane di nome Andrea. Le indagini
proseguono e i carabinieri risalgono anche ad una ragazza, figlia di
un pescatore di Santa Maria di Leuca, che in passato avrebbe avuto
una relazione sentimentale con Vetrugno, noto ai più come
«Peppo». Grazie a lei si smaschera così l’identità
dello spacciatore che, tramite foto, è stato riconosciuto da
L.B., come l’uomo che il 25 giugno dello scorso anno ha venduto la
droga a Lotta, provocandogli la morte. Arrestato in mattinata, è
ora a disposizione delle autorità competenti.</p>