CASARANO | Protocolli d’intesa tra la Camera di commercio di San Pietroburgo e la Camera di commercio di Lecce, l’Università di Mosca di Statistica ed Economia e l’Università del Salento, la Camera di Commercio Italo-Americana e il Comune di Casarano, capofila Pit9. L’avvio di Intese quadro tra Comune di Casarano, capofila Pit9, Provincia di Lecce, Governo di San Pietroburgo per rapporti di cooperazione territoriale, e tra le Istituzioni territoriali salentine e la Camera di commercio del Governo di Mosca. Sono alcuni tra gli esiti più interessanti, sotto il profilo delle intese istituzionali, del Progetto Internazionalizzazione del Pit9 rivolto alla Russia e agli Stati Uniti e i cui risultati saranno presentati domani, 8 novembre, a Casarano, Sala Conferenze Carra editrice, a partire dalle 9,30. Una mattinata interamente dedicata alla descrizione delle azioni svolte e alla diffusione dei risultati raggiunti, con la testimonianza delle imprese coinvolte nelle attività di Progetto (dalle Missioni all’estero agli incontri con i buyers giunti in Salento dagli Stati Uniti e dalla Russia per visitare e conoscere da vicino le nostre eccellenze), per una valutazione esaustiva del Progetto e per meglio comprendere come tarare le successive azioni da dedicare all’internazionalizzazione del Sud Salento. La giornata si aprirà con i saluti di Remigio Venuti, sindaco di Casarano, capofila Pit9, e di Silvio Astore, sindaco di Poggiardo, presidente Assemblea dei sindaci, per poi passare agli esiti del Progetto Settore nei due paesi e dunque alle conclusioni del vicepresidente Regione Puglia, assessore allo sviluppo economico, Sandro Frisullo. Al contempo il seminario rappresenta anche un’interessante occasione per confrontarsi sul futuro delle azioni di internazionalizzazione del Salento e delle sue eccellenze stavolta non solo in Usa e Russia, per dare continuità a quanto già realizzato fino ad oggi, ma anche in altri Paesi in cui la percezione della qualità del prodotto made in Italy risulta essere una valida spinta per collaborazioni istituzionali e l’apertura di nuovi rapporti commerciali. D’altra parte proprio il modello attuato nelle Missioni realizzate dal Pit9, e poi nelle attività di sensibilizzazione, scouting, e incoming, costituisce già di per sé un’importante lezione sulla necessità di sostenere con azioni istituzionali e di cooperazione territoriale la relazione delle imprese con i mercati internazionali, come testimoniano peraltro le intese già definite. E come, sul versante delle imprese, testimoniano le relazioni avviate con le aziende salentine, e soprattutto i commenti dei buyer giunti qui nel Salento. «San Pietroburgo, New York, Mosca: in queste capitali internazionali, pur nella congiuntura economica difficilissima che l’economia mondiale attraversa - sottolinea il sindaco di Casarano Remigio Venuti - il sistema istituzionale salentino e il sistema produttivo territoriale - hanno avviato relazioni e occasioni, dimostrando come le nostre imprese, se sostenute adeguatamente, possono positivamente reggere la sfida dei mercati mondiali. È la lezioni più importante che oggi possiamo trarre dall’attuazione del Progetto Settore Direttrici internazionali di sviluppo del Sistema moda salentino in Russia e negli Stati Uniti del Pit9 ed è una lezione che, necessariamente, dovrà trovare ulteriore linfa nel prossimo futuro, se non vogliamo vanificare l’enorme mole di lavoro prodotta e soprattutto la rete di proficue relazioni appena avviate. Avevamo visto giusto. Assegnando ai territori coerentemente con i programmi regionale e nazionale, un ruolo importante nel sostegno al posizionamento delle nostre imprese sui mercati internazionali, se adeguatamente affiancate da una rete istituzionale decisa a giocare in tutto e per tutto il suo ruolo nella cooperazione e nella relazione con altre realtà territoriali. D’altra parte se l’accoglienza che ci è stata riservata, e l’entusiasmo con cui le nostre aziende e i nostri prodotti sono stati accolti, e successivamente valutati qui nel Salento dai buyers russi e americani – conclude Venuti - ci impone di comprendere che la sfida appena avviata ha necessariamente bisogno di un arco di tempo in cui mettere a valore i risultati raggiunti con ulteriori azioni di sostegno, la stessa accoglienza e lo stesso entusiasmo ci confermano nella necessità di comprendere che nessuna impresa, da sola, seppure forte ed organizzata, è in grado di sostenere la concorrenza internazionale se l’intero sistema in cui opera non si struttura e si rafforza organizzando ed esaltando le proprie peculiarità e aggredendo i propri punti di debolezza».