di Alessandro Donno
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | <strong>Mario Beretta</strong> è
ufficialmente il nuovo allenatore del Lecce. Reduce da una brillante
salvezza ottenuta alla guida del Siena, il tecnico milanese prende il
posto di <strong>Giuseppe Papadopulo</strong> che ha guidato la squadra giallorossa
per il ritorno in serie A. Mario Beretta è giunto nel
pomeriggio a Lecce in compagnia dell'amministratore delegato <strong>Claudio
Fenucci</strong> e del direttore sportivo <strong>Guido Angelozzi</strong>. Ha poi incontrato
il presidente <strong>Giovanni Semeraro</strong> e firmato il contratto, e sarà
presentato ai giornalisti domani mattina alle ore 10,30 nella sala
stampa dell’ Unione Sportiva Lecce.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Dopo Gregucci, Baldini, Rizzo, Zeman,
Delio Rossi, Cavasin, Prandelli, Pereni, Sonetti, Marchesi, Boniek,
Mazzone e Fascetti, Mario Beretta, 49 anni, milanese è il
quattordicesimo allenatore del Lecce in serie A, ed è alla sua
prima esperienza con una squadra del Sud. Finora, era sceso al
massimo fino a Terni, in Umbria, dove ha allenato nel 2002. Nel suo
passato ci sono Siena, Parma, Chievo ed anche Varese, Lumezzane,
Como, Saronno e Pro Patria. Dicono di lui. «È lì,
in campo, con quell'aria a metà tra il comandante guascone e
il fratello maggiore. Lo riconosci da lontano per come fa roteare il
fischietto. Diresti che è uno di loro, se non fosse per come
loro, i suoi ragazzi, lo ascoltano in campo e fuori, prima di essere
allenatori, bisogna essere dei leader, e lui lo è».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">I suoi pupilli sono Frick, Corradi,
Amauri, Semioli e Maccarone. Il modulo preferito è il 4-4-2 o
il 4-3-1-2, e gli piace far giocare le sue squadre sempre e comunque
con due punte. Nel caso abbia un trequartista di qualità (vedi
Morfeo a Parma e Locatelli a Siena) adotta il 4-3-1-2 offensivo,
altrimenti schiera il classico 4-4-2 con due esterni veloci.</p>