<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -4.1pt 0pt 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Il turismo è in crescita, ma nel Salento la situazione non migliora. L’apertura di nuove strutture testimonia il dinamismo del settore e riguarda in particolare il settore dei b&b, ma anche un numero interessante di nuove strutture alberghiere ed altre complementari. La lettura dei dati degli arrivi e delle presenze turistiche dei primi otto mesi del 2008 conferma il processo di crescita del turismo salentino. Notiamo anche un percorso lento, ma costante di destagionalizzazione del turismo salentino con la crescita del 17,7 per cento sia degli arrivi che delle presenze. Gennaio, Marzo e Maggio sono i mesi nei quali si riscontrano gli incrementi più consistenti. É importante rilevare l’incremento delle presenze di circa il 40% per il mese di gennaio, mentre l’incremento numerico più rilevante è quello del mese di maggio. L’intera Regione testimonia nello stesso trimestre una crescita del 4,56% degli arrivi e del 2,34 per cento delle presenze. Analizzando il mercato italiano, che costituisce l’88,2 per cento del totale degli arrivi, riscontriamo, nei primi otto mesi del 2008, che i primi fruitori del «prodotto Salento» sono i pugliesi, che costituiscono il 22,59 per cento degli arrivi, seguiti dai campani (12,5 per cento) laziali (10,8 per cento), lombardi (10,2 per cento), emiliani (5,3). Il mercato straniero, ancora troppo marginale, vede riconfermata per gli arrivi al primo posto la Germania (3,15 per cento), seguita dalla Francia (2,2), dalla Svizzera (1,42), dal Regno Unito (0,87), dal Belgio (0,51), dagli Stati Uniti (0,47). Diminuisce, anche in Salento come nel resto d’Italia, il mercato statunitense del 41,2 per cento per gli arrivi, passando dal 4° al 6° posto, e del 26,7 per centocirca le presenze, passando dal 6° all’8°. In particolare, l’area che ha presentato la maggiore crescita percentuale sia in termini di arrivi che di presenze è Lecce 11,8 per cento), seguita da Gallipoli 5 per cento e da Otranto 3,1 per cento. L’analisi dei primi dieci Comuni per il trimestre estivo, conferma anche quest’anno al primo posto per arrivi e presenze Otranto, al secondo Ugento, mentre il terzo comune per arrivi risulta Lecce e per presenze Gallipoli. Seguono Melendugno, Porto Cesareo, Nardò sia per gli arrivi che per le presenze. La permanenza media più alta, dopo Tiggiano e Giurdignano, la riscontriamo a Lizzanello e Morciano di Leuca. Analizzando i primi otto mesi, il primo Comune in termini di arrivi è Lecce seguito da Otranto, Ugento ,Gallipoli, Porto Cesareo, Melendugno e Nardò; ed in termini di presenze, il primo è Otranto seguito da Ugento, Gallipoli, Melendugno, Lecce, Porto Cesareo e Nardò. Analizzando gli otto mesi notiamo che il 60,9 per cento degli arrivi totali sceglie le strutture alberghiere, il 39,1 sceglie l’extralberghiero, suddivisi in 35 per il complementare ed il 4 per i b&b, il 53,1 delle presenze totali è nelle strutture alberghiere,</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">il 46,9 è nell’extralberghiero, di cui il 44 nei complementari ed il 3 nei b&b. Si conferma la maggiore domanda verso gli htls 4 stelle , le residenze turistico alberghiere, i b&b e gli agriturismo, e verso affittacamere, case vacanza e campeggi 4 stelle. In particolare il mercato straniero conferma la preferenza di htl 4 stelle , campeggi e case vacanza, mentre sono gli italiani a far crescere maggiormente b&b e agriturismo.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’analisi degli arrivi e delle presenze turistiche della provincia di Lecce dei primi otto mesi del 2008, confermano l’interesse del turismo domestico in particolare , ma anche del turismo straniero, per il nostro territorio. I dati presentati recentemente dall’Osservatorio nazionale del turismo , ‘armonizzati’ con le rilevazioni Bankitalia, Istat ed Unioncamere, presentano una situazione di sofferenza del turismo italiano, in particolare del Mezzogiorno d’Italia: calano arrivi e presenze turistiche, diminuiscono permanenza media, e mercati stranieri , in particolare tedesco e statunitense. Diminuisce soprattutto la spesa turistica. Anche le «indagini di fine stagione» effettuate da Federazioni di imprenditori turistici o istituti di ricerca specializzati, presentano dati in decremento, compensati solo in parte da località e prodotti turistici (‘tengono’ mare e città d’arte, decremento della montagna). In questo contesto, sicuramente in divenire, i dati forniti dagli operatori turistici all’Apt di Lecce, sottolineano l’appeal che il turismo salentino ha saputo costruire soprattutto presso il mercato italiano. La percentuale di turismo straniero non è ancora soddisfacente, ma è importante riscontrare il costante trend di crescita di tale mercato, con un allungamento anche della permanenza media, che invece diminuisce sul totale, anche se in maniera minore rispetto al dato nazionale. Diminuisce invece la permanenza media totale, anche se in maniera minore rispetto al dato nazionale. La fidelizzazione dei mercati tradizionali, in particolare di Germania e Francia, viene riconfermata, nonostante la disaffezione testimoniata in particolari dai tedeschi al prodotto Italia. Si conferma il ruolo trainante di Lecce, e delle località balneari più note, anche nei primi cinque mesi dell’anno, ma crescono in maniera rilevante le presenze nell’entroterra, con numerosi Comuni che hanno saputo valorizzare in chiave turistica i centri storici o le costruzioni rurali, costituendo una validissima soluzione di soggiorno. Il nostro ospite, infatti, sceglie sempre più una vacanza nelle strutture alberghiere e residenziali di categoria superiore , soprattutto se straniero, ma anche il soggiorno tipico nell’agriturismo o nel b&b di qualità, o in campeggio, coniugando una vacanza a contatto con il territorio e più economica. Il mare, insomma, rimane il nostro attrattore principale, ma si consolida la capacità di tutta la provincia di offrire un prodotto turistico integrato, in cui il territorio nella sua varietà diviene opportunità, per cui alla giornata in spiaggia, si abbina la visita del centro storico e del sito archeologico, il percorso di trekking nel parco, o il tour in bicicletta, la degustazione presso la cantina, la manifestazione di tradizione o la sagra popolare, per piccoli gruppi o individuali che amano scoprire e compenetrarsi in una terra unica e naturalmente ospitale.</p>