Data pubblicazione: 28/10/2008 | INTERVENTI
Assunzioni Sgm, interviene Rotundo: «Noi crediamo nel corretto gioco»
Ancora polemiche sulle assunzioni alla Sgm, interviene Antonio Rotundo: «Tentano di delegittimare Pisanò perchè vogliono un consiglio comunale che decide sotto dettatura il rigetto della mozione di sfiducia a Gallo».
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Si continua a discutere sull’argomento «assunzioni Sgm», interviene in candidato sindaco <strong>Antonio Rotundo</strong>, consigliere di opposizione del Pd. «Noi crediamo nel corretto gioco della democrazia e nel ruolo delle istituzioni. Per queste ragioni abbiamo chiesto, come consiglieri comunali del centrosinistra, la convocazione del consiglio comunale, massima assemblea cittadina, perché riteniamo che sia quella la sede naturale delle decisioni e dell’esame dei problemi della nostra città. Mi dispiace pertanto deludere Palese, - spiega Rotundo - che puntando a radicalizzare lo scontro ci ha invitato ad andare dal Magistrato, ma la nostra opposizione fa leva sul confronto di merito dei problemi e sul controllo penetrante degli atti e dei comportamenti, non su altro. Per queste ragioni, proprio perché il confronto è sulla gestione delle assunzioni ad personam alla Sgm, che aspettiamo dal Sindaco ancora la risposta alla nostra lettera con la quale abbiamo chiesto di verificare se tra gli assunti c’è un ragioniere di Martano, collaboratore del presidente Gallo, ed attendiamo dalla Sgm la copia degli atti delle assunzioni per verificare sia la loro legittimità che la loro riconducibilità a sponsor e padrini politici. La nostra posizione è chiara. Se Gallo non si dimetterà entro la data in cui sarà convocato il consiglio (i venti giorni previsti dallo Statuto scadono il 6 novembre), sono convinto che in quella sede, attraverso il voto su un apposito atto di indirizzo, potranno essere approvate sia la mozione di sfiducia che la revoca delle assunzioni, perché pensiamo che si possa realizzare su questi punti una maggioranza consiliare che va al di là delle appartenenze politiche. Ed è proprio perché sono preoccupati di un simile esito che i maggiorenti di Forza Italia hanno fatto partire una campagna per delegittimare chi non si allinea, chi non antepone alle questioni di merito la logica di schieramento, con l’obiettivo – conclude Rotundio - <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di ricompattare una maggioranza che mostra invece di voler ragionare con la propria testa». Da qui nasce l’insofferenza verso ogni forma di dialettica libera e di affermazione di autonomia nelle decisioni riguardanti la vita della nostra città. Non è la prima volta, infatti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che qualcuno ha tentato di far decidere il Consiglio Comunale sotto dettatura dall’esterno.</p>