<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | L’emergenza scuola continua a farsi sentire, è atteso per giovedì lo sciopero generale, intanto le forze politiche continuano ad esprimere opinioni in merito al decreto «Gelmini». L’onorevole <strong>Teresa Bellanova</strong> (Pd) esprime il suo pensiero sui possibili cambiamenti dell’istruzione. «La scuola nel prossimo futuro, così come è stata disegnata dagli interventi legislativi posti in essere negli ultimi mesi dal Governo Berlusconi, sarà più povera di risorse, di tempo, di relazioni, di opportunità formative e di inclusione. Una scuola sempre meno equa, che non riuscirà a ridurre le differenti opportunità di accesso al sapere che i bambini presentano in ingresso. Una scuola che tenderà, dunque, ad acuire le disuguaglianze e non a promuovere mobilità sociale. Il decreto legistlativo 112/08 (convertito nella legge 133 del 6 agosto 2008) recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, prevede all’articolo 64 una serie di misure volte alla riorganizzazione del servizio scolastico, con riguardo sia all’organico dei docenti sia del personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) nonché all’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico. In particolare prevede il ridimensionamento delle dotazioni organiche dei docenti attraverso l’incremento graduale, a partire dall’anno scolastico 2009/2010, del rapporto alunni/docente nel prossimo triennio scolastico fino al raggiungimento di un punto entro l’anno scolastico 2011/2012, nonché il ridimensionamento del personale Ata, attraverso la riduzione del 17 per cento della consistenza accertata nell’anno scolastico 2007/2008, da conseguire nel triennio 2009-2011». Bellanova commenta anche in termini numerici: «si tratta di un piano di riduzione del personale pari a circa 130mila posti, di cui 87mila personale docente e 43mila di personale Ata, da attuare nel prossimo triennio ed equivalenti ad un risparmio di spesa di poco meno di 8 miliardi. In questo modo la scuola viene ad essere uno dei settori più colpiti con i maggiori risparmi di spesa nei prossimi anni penalizzandone la funzionalità ordinaria ed il futuro occupazionale di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Inoltre, - continua Bellanova - con un emendamento approvato in sede di conversione del decreto, è stata introdotta la possibilità di assolvere l’obbligo di istruzione anche presso i centri regionali di formazione professionale, cancellando di fatto l’obbligo di istruzione a 16 anni. Ciò riporta in auge il doppio canale con la scelta precoce del percorso a 14 anni anziché a 16, reintroducendo in questo modo un secondo canale, culturalmente più povero, riservato ai più deboli culturalmente e socialmente.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Inoltre dal momento che la formazione professionale non è più tenuta a rispettare i programmi ministeriali, si avrà lo stesso obbligo di istruzione e la stessa certificazione per percorsi dai modi e contenuti anche profondamente diversi. Il decreto legislativo 137/08 recante Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, al momento in fase di discussione in commissione cultura della Camera, prevede: a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, al fine di favorire l’acquisizione delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione, la predisposizione di azioni di sperimentazione ex articolo 11 del D.P.R. 275/1999<a name="_ftnref1" href="#_ftn1"><span style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a>, nonché di sensibilizzazione e di formazione del personale docente; la valutazione del comportamento degli studenti attraverso la reintroduzione del voto in condotta prevedendo che a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009 in sede di scrutinio intermedio e finale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado viene valutato il comportamento dello studente e la relativa valutazione è espressa in decimi. Qualora tale valutazione sia inferiore a sei decimi è prevista la non ammissione al successivo anno di corso ovvero all’esame conclusivo del ciclo di studi; l’introduzione di nuove modalità di valutazione del rendimento degli studenti. In particolare nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico, mentre nella scuola secondaria di primo grado è espressa in decimi;</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">alcune prescrizioni per la scelta dei libri di testo nelle scuole prevedendo che gli organi scolastici adottino libri di testo in relazione ai quali le case editrici si siano impegnate a non modificare i testi scolastici per un quinquennio; l’attribuzione all’esame di laurea in Scienze della Formazione Primaria, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal percorso, il valore di esame di Stato che abilita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria; alcune modifiche alla disciplina in tema di modalità di accesso alle scuole di specializzazione medica limitando la possibilità di presentare la domanda ai soli aspiranti già laureati anche se non ancora abilitati purchè l’abilitazione venga conseguita entro la data di inizio delle attività didattiche; l’istituzione dell’insegnante unico nella scuola elementare. In particolare stabilisce che, nei regolamenti da adottate ai sensi dell’articolo 64 del decreto legislativo 112/2008 per la riorganizzazione del servizio scolastico e dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico delle scuole, si preveda che le istituzioni scolastiche costituiscano classi assegnate ad un unico insegnante e funzionanti con un orario di ventiquattro ore settimanali.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Attualmente la scuola elementare, la cui organizzazione risale alla legge di riforma 148 del 1990, approvata dal Parlamento a larga maggioranza e con un dibattito culturale durato circa 10 anni, prevede due modelli organizzativi e di tempo-scuola: classi a modulo e classi a tempo pieno. La scelta tra uno dei due modelli è effettuata dai genitori al momento dell’iscrizione mentre la scuola, tenendo conto della richiesta dei genitori, delle risorse disponibili (strutturali e di personale docente assegnato) e del progetto educativo elaborato provvede a costruire la propria offerta formativa. Gli interventi legislativi, prima descritti, per i quali il Governo ha scelto, nonostante l’importanza dell’argomento trattato, la strada del decreto invece dell’iter parlamentare, non sono il frutto di un’analisi seria delle criticità della scuola, di una riflessione sulle necessità di rivedere la sua organizzazione o di definire nuovi modi di formare e preparare gli insegnanti, di una valutazione dei bisogni educativi e formativi di una società in profonda trasformazione. Hanno quale unico ed esclusivo obiettivo quello di ridurre la spesa per il personale che, come più volte sostenuto dal ministro per la Pubblica amministrazione per giustificare i tagli che si intendono operare, sarebbe pari al 97 per cento della spesa pubblica per l’istruzione. Dato, peraltro, smentito dal rapporto OCSE del 2007 che parla di 75% della spesa complessiva in linea con la media dei paesi OCSE, dal momento che nel dato italiano sono conteggiati gli insegnanti di sostegno e quelli di religione.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">La scuola nell’agenda del Governo, passa da settore strategico a solo capitolo di spesa. Scuola, formazione, preparazione che dovrebbero rappresentare la chiave per dare un futuro roseo all’Italia si riducono a voci di costo da tagliare e non come un’opportunità su cui investire, una risorsa da potenziare al massimo. Per il Governo, quindi, - continua Bellanova - la scuola non è altro che una “riserva finanziaria dove tagliare in modo indiscriminato per tentare di far tornare i conti del bilancio dello Stato a danno del futuro del Paese».</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">I tagli previsti dal Governo porteranno nell’universo scuola: ad una riduzione dell’orario e del tempo scuola oltre quella del tempo pieno e del tempo prolungato nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Infatti con il maestro unico i bambini delle scuole elementari dovranno tornare a casa alle 12.30 (l’orario scolastico sarà infatti di 24 ore settimanali cioè 4 ore al giorno senza più moduli pomeridiani e attività integrative). Maggiori difficoltà per l’integrazione dei bambini migranti e rom che rappresentano il 7 per cento della popolazione scolastica e la riduzione degli insegnanti di sostegno per i bambini disabili. Ciò andrà ad incidere sul diritto a pari opportunità di studio, di acquisizione di conoscenze, saperi e competenze indipendentemente dalla condizione economica e sociale di partenza; la chiusura di istituzioni scolastiche in molti piccoli centri, nelle isole minori e nei centri di montagna. Ciò comporterà un aumento dei costi per gli enti locali, un aumento del numero di alunni per classe e, più grave di tutti, un aumento della dispersione scolastica già tra i livelli più alti d’Europa. Infatti una delle ipotesi prese in considerazione dal ministro per realizzare l’obiettivo del taglio del 10 per cento degli organici è quella di accorpare le istituzioni scolastiche con un numero di alunni inferiore a 500/600 con conseguente loro soppressione. In Italia, al momento, vi sono 10.820 istituzioni scolastiche di cui: 669 con un numero di alunni non superiore a 300; 2.590 con un numero di alunni non superiore a 500; 1.510 con un numero di alunni compreso tra 501 e 600 per un totale di 4.104 istituzioni scolastiche attualmente funzionanti e frequentate da 1.613.729 alunni pari al 20,8% dell’intera popolazione scolastica. Tale ipotesi, se effettivamente attuata avrebbe quale unica conseguenza la chiusura di circa 4mila istituzioni scolastiche sulla base di un mero criterio quantitativo (tetto dei 500/600 alunni) e senza un’analisi degli impatti e delle esigenze dei territori con effetti dirompenti sull’offerta scolastica in tutte le regioni, in particolare per i piccoli comuni. Al riguardo si specifica che a seguito dell’attuazione di tale ipotesi di accorpamento e soppressione delle istituzioni scolastiche sottodimensionate, circa 1.080 piccoli comuni verrebbero completamente privati della presenza di una scuola sul loro territorio.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Per quanto riguarda la situazione nella nostra Regione le scuole pugliesi sono complessivamente 926. Sulla base dell’ipotesi di accorpamento prima descritta in Puglia verrebbero soppresse più del 20 per cento delle scuole funzionati. In particolare in provincia di Brindisi sono 20 le scuole sottodimensionate su un totale di 92. Nel Foggiano ce ne sono 49 su un totale di 172. In provincia di Taranto sono 25 su 132 mentre in provincia di Lecce sono 45 su 18 (secondo i dati pubblicati dall’Istat ed aggiornati al 1° gennaio 2008 in provincia di Lecce sono 20 i paesi con un numero di abitanti inferiore a 3mila unità e che potrebbe subire maggiormente gli effetti della soppressione. Tra queste ci sono Tiggiano , Montesano Salentino, Caprarica di Lecce, Nociglia, Castro, Sternatia, Ortelle, Melpignano, San Cassiano, Zollino, Seclì, Bagnolo del Salento, Giurdignano, Martignano, Cannole, Patù, Surano, Palmarigi, Sanarica e Giuggianello). Nella provincia di Bari, infine, si registra il dato più alto con un numero di istituzioni scolastiche sottodimensionate pari a 76.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Al riguardo si segnala che entro dicembre sarà approvato il piano regionale di ridimensionamento della rete scolastica nel quale, a dire dell’assessore regionale al Diritto allo studio Domenico Lomelo, «non vi sarà spazio per alcun taglio. Al massimo, se si sarà costretti a farlo, si divideranno alcuni istituti»; un taglio per il prossimo triennio di circa 130mila posti di lavoro tra personale docente, 87mila, e Ata 43mila. I tagli all’organico previsti dal decreto legislativo 112/08 avranno conseguenze negative soprattutto sul personale precario per il quale si prospetta un vero e proprio licenziamento. Infatti il reclutamento dei docenti e degli Ata sarà definito in rapporto all’organico che risulterà dopo la pesante decurtazione prevista dai predetti tagli, come già avvenuto per l’anno scolastico 2008/2009 per il quale il Governo ha operato un taglio preventivo delle assunzioni previste dalle due precedenti leggi finanziarie del governo del centrosinistra, 32mila invece di 62mila. Tali interventi provocheranno nella nostra regione un taglio di complessivi 5.040 posti di lavoro, di cui 1.363 docenti di scuola elementare, 1.444 docenti di scuola media, 1.051 docenti di scuola superiore e 1.181 personale Ata. Per quanto riguarda la nostra provincia i tagli riguarderanno 266 docenti di scuola elementare, 262 docenti di scuola media, 208 docenti di scuola superiore e 223 personale Ata.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">È in corso di esame della commissione cultura della Camera la proposta di legge d’iniziativa del deputato Valentina Aprea del 12 maggio 2008, concernente «Norme sull’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti». La proposta di legge prevede interventi: sulla natura giuridica delle istituzioni scolastiche prevedendo, tra l’altro, la possibilità che le istituzioni scolastiche si trasformino in fondazioni con partner pubblici e privati che ne sostengano l’attività e partecipino agli organi di governo; sul loro finanziamento attraverso l’individuazione ed il trasferimento delle risorse finanziarie, umane e strumentali dallo Stato alle Regioni. Attualmente, infatti, spetta allo Stato sia la determinazione dell’ammontare delle risorse finanziarie da destinare alle scuole, sia la diretta assegnazione di tali risorse; sulla formazione iniziale, reclutamento e stato giuridico dei docenti e sui diritti sindacali (eliminazione Rsu, legificazione dell’organizzazione del lavoro, delle carriere e della disciplina). Con tale proposta si tende a riportare i docenti allo stato di subordinazione all’amministrazione precedente alla privatizzazione del rapporto di lavoro: carriere, disciplina e organizzazione del lavoro tornerebbero, infatti, nei poteri unilaterali della legge con un forte ridimensionamento della contrattazione nazionale e l’istituzione dell’area contrattuale della docenza da cui, peraltro, resterebbe escluso il personale Ata, oltre alla cancellazione della rappresentanza sindacale di scuola e l’istituzione di una rappresentanza sindacale unitaria regionale per i docenti. A ciò si aggiunga che le scuole statali non verrebbero più finanziate direttamente dallo Stato ma dalle Regioni con un finanziamento alquanto indeterminato in quanto legato ad un concetto di costo medio per alunno.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;">Nella mattinata di ieri si è svolta una conferenza stampa da parte di Teresa Bellanova sul tema «Emergenza suola». Durante l’incontro l’onorevole ha sottolineato che «siamo di fronte a un violento attacco da parte del Governo alla scuola pubblica: dalla scuola per tutti passiamo alla scuola dei pochi che si potranno permettere un’istruzione privata. Il Governo e la ministra Gelmini hanno definito lo sciopero in atto un vecchio rituale e hanno detto che non ci saranno né tagli né licenziamenti. Come Pd abbiamo chiesto il ritiro del decreto Gelmini, perché crediamo che siano i numeri a dover parlare. E i numeri dicono che ci saranno tagli, eccome. Per fare cassa, il Governo con il decreto 133 taglia alla scuola 7,8 miliardi di euro; per fare cassa, il Governo prevede 87.400 docenti e 44.500 unità di personale Ata in meno. Non si tratta di persone già assunte stabilmente, ma di persone che comunque da molti anni garantiscono il funzionamento della scuola. Questi tagli, uniti al blocco del turn over, comporterà insomma la fine delle speranze di futuro di 130mila precari da anni non stabilizzati. Non dimentichiamo che l’80, 60 per cento del personale della scuola sono donne. Questo Governo, quindi, ha scelto di penalizzare le donne, il cui tasso d’occupazione è già tra i più bassi d’Europa. Quanto di più sbagliato è poi dire, come fa il centrodestra, che la scuola è stata finora un ammortizzatore sociale, e con questa scusa giustificare i tagli. Riportare a un solo insegnante le classi della scuola dell’infanzia e al maestro unico quelle della scuola elementare significa tornare indietro sul piano culturale ma anche su quello sociale. L’abolizione del tempo pieno è gravissima: il tempo scuola incide proprio sulle situazioni familiari e sociali più deboli, in un Paese come il nostro in cui la dispersione scolastica è al 22 per cento. Per quanto riguarda la ricerca, mentre i paesi europei investono in media il 3 per cento del Pil, in Italia ci fermiamo all’1 per cento, e con i tagli del Governo non ci avvieremo di certo verso la cosiddetta società della conoscenza, semmai verso quella dell’ignoranza. Anche l’Università – prosegue Bellanova - dovrà piegare la testa di fronte alle esigenze di bilancio: da pubblica e quindi per tutti, secondo il Governo dovrà trasformarsi in un sistema di Fondazioni per pochi, con l’aggravante che i fondi recuperabili da sponsor privati saranno reperibili soprattutto nelle zone già ricche e con un sistema economico più sviluppato, quindi al Nord. Ancora una volta, è il Sud a essere penalizzato. Il Governo prevede tagli per 700 milioni nel 2010 e per 300 milioni di euro nel 2011, e il blocco del turn over che impedirà l’ingresso dei giovani. Si potrà infatti avere un nuovo ricercatore assunto ogni cinque pensionamenti: l’Università, insomma, rischia di rimanere il luogo di vecchi baroni ancorati alle proprie posizioni e clientele. Per concludere, voglio ricordare che il collegato alla Finanziaria 1441-quater taglia 150 milioni di euro ai fondi per la formazione e l’apprendistato. In un momento storico, politico ed economico come questo, questa scelta è di una gravità inaudita. Invitiamo il Governo a una discussione vera e onesta, che entri nel merito delle decisioni. La scuola – conclude - rappresenta il futuro dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, cioè il futuro di questo Paese».<br /><br /><br />Esempi di tagli in alcune città<br />
<table border="1" cellspacing="0" cellpadding="5" width="100%" bordercolor="#000000">
<tbody>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">Provincia</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">Infanzia</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">Primaria</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">Media</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">Superiori</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">Totale docenti</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">Totale personale</p>
<p lang="it-IT" align="left">Ata</p>
</td>
<td width="16%">
<p lang="it-IT" align="left">Dato complessivo docenti + Ata</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">NAPOLI</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">568</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.270</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">1.115</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">1.170</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">4.124</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">2.542</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">6.666</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="34">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">ROMA</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">264</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">1. 476</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">943</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">1. 209</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">3. 892</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">2.508</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">6.400</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">MILANO</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">288</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">1. 495</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">842</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">826</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">3. 451</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">2.226</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">5.677</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">TORINO</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">208</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">871</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">482</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">588</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">2.149</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.466</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">3.615</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">BARI</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">234</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">574</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">455</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">646</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.909</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.287</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">3.196</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">SALERNO</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">196</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">510</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">399</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">460</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.565</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.023</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">2.588</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">PALERMO</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">101</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">469</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">480</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">449</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1. 499</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.019</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">2.518</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="39">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">CATANIA</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">115</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">437</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">399</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">469</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.420</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">933</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">2.353</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="34">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">CASERTA</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">189</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">476</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">409</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">408</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.481</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">814</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left">2.295</p>
<p lang="it-IT" align="left"> </p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="39">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">FIRENZE</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">107</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">311</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">158</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">212</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">788</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">581</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.369</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="35">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">VENEZIA</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">65</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">272</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">170</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">217</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">724</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">517</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.241</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="37">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">CAGLIARI</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">114</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">305</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">301</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">330</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.050</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">619</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.669</p>
</td>
</tr>
<tr valign="top">
<td width="19%" height="35">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">BOLOGNA</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">73</p>
</td>
<td width="14%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">291</p>
</td>
<td width="1%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">159</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">191</p>
</td>
<td width="11%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">713</p>
</td>
<td width="13%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">516</p>
</td>
<td width="16%">
<p style="margin-bottom: 0cm;" lang="it-IT" align="left"> </p>
<p lang="it-IT" align="left">1.229</p>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</p>