Data pubblicazione: 27/10/2008 | POLITICA
«Problema scuola», interviene il coordinatore di Fi galatinese Giaccari
Continua la polemica sulla riforma «Gelmini», oltre agli studenti, intervengono anche esponenti politici. Prende la parola il coordinatore di Forza Italia del Comune di Galatina, Angelo Giaccari, che sottolinea la necessità del decreto.
<p style="text-align: justify;"><strong>GALATINA</strong> | A Galatina si continua a discutere della riforma «Gelmini», intanto la maggior parte degli istituti galatinesi continueranno nei prossimi giorni a manifestare contro il decreto. Il coordinatore comunale di Forza Italia, <strong>Angelo Giaccari</strong>, interviene in relazione al «problema scuola» e sottolinea «non posso che esprimere la mia sorpresa e la totale disapprovazione del nostro coordinamento e di tutti i cittadini che chiedono e vogliono il cambiamento, e sono la maggioranza, per il clima in cui si è svolto il dibattito durante la manifestazione degli studenti a Galatina contro la proposta di riforma del ministro Gelmini. Le riforme introdotte, a nostro avviso estremamente necessarie per porre fine allo spreco di risorse pubbliche, che comunque possono indurre legittime perplessità, non giustificano il comportamento assunto da alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, assessori e lo stesso sindaco, che hanno sterilmente gettato fango sul ministro e sul Governo, ragionando per contrapposizione ideologica, manifestando una sorta di frustrazione politica e sindacale ed adottando la loro solita tattica di spacciare falsità a ripetizione. Hanno tentato in maniera spudorata di allargare la protesta portando oltre la legalità le iniziative legittime di una parte comunque minoritaria degli studenti. Sono intervenuti nelle assemblee scolastiche con comizi politici prevaricando anche le direzioni scolastiche. Non possiamo tollerare tutto ciò. Così non si va da nessuna parte. Si può discutere, e ovviamente dissentire su tutto, - continua Giaccari - ma è necessario garantire sempre i diritti di tutti, anche il diritto allo studio di chi non intende manifestare. È lecito discutere sul maestro unico nei primi anni di scuola, sulla inevitabilità dei tagli in un periodo di recessione economica a livello mondiale, tra l’altro praticati dalla sinistra solo pochi mesi addietro. Ma non si può insultare, e trasformare un problema importante in un campo di battaglie nostalgiche e di rivalse politiche. Non è corretto, non è legale, non serve a nulla». Nella sua dichiarazione, Giaccari ci tiene a dire che bisognerebbe valutare nel merito le riforme Gelmini «anche con i tagli che verranno reinvestiti nella scuola per migliorarla e tirarla fuori dal baratro degli ultimi posti delle statistiche mondiali in cui versa per vostra maggiore colpa. Occorre ricordare che proprio i ministri della Pubblica istruzione del centrosinistra, di fronte ad ogni tentativo di riforma, non hanno avuto la capacità ed il coraggio politico e civile di affrontare seriamente il problema. Quindi se vogliamo un sistema scolastico al livello delle nazioni più progredite, occorre spogliarsi di ogni contrapposizione ideologica o aggressività revanscista e ragionare con prudenza e sagacia. In ogni caso non può essere tollerabile il comportamento rivoluzionario ed eversivo dell’assessore delegato proprio alla condizione giovanile, che incita alla violenza i ragazzi, e che si permette di ingerire presso le scuole per rinfocolare gli animi e provocare ulteriori disordini. A tali azioni, a nostro avviso illegali, - conclude Giaccari - si dovranno prendere seri ed immediati provvedimenti, al fine di tutelare tutti gli studenti e le loro famiglie, dal tentativo di strumentalizzare per fini politici una dimostrazione di dissenso».</p>