Data pubblicazione: 26/10/2008 | SPORT
Gallipoli calcio. La squadra inciampa anche a Pescara. Si spera per domenica
Non basta Ginestra, il Pescara, con il punteggio di 2-1, costringe alla seconda sconfitta stagionale la squadra di Giannini. Ancora fatale l'emergenza e le amnesie difensive, giallorossi terzi. Si spera nella vittoria di domenica prossima.
di Giorgio Coluccia
<p style="text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | Dopo Foggia, il Gallipoli cade anche a Pescara. In tre giornate (nel mezzo il pari interno con l'Arezzo), i giallorossi incassano il secondo stop stagionale. Inevitabilmente, alla lunga, l'emergenza difensiva si fa sentire, così come le amnesie. Quanto sembrano distanti quei giorni in cui la difesa salentina era la meno battuta... Emergenza e disattenzioni spianano la strada agli abruzzesi, coinvolti in pieno dalla crisi societaria (in settimana i giocatori avevano perfino saltato alcuni allenamenti), ma non sminuiti nell'orgoglio e nei valori tecnici. Ai salentini resta solo il gol della bandiera firmato Ginestra e un secondo posto che non c'è più. Ora davanti non c'è solo l'Arezzo (il quale ha mancato la fuga pareggiando col Foligno), ma anche il Crotone che ha una lunghezza in più rispetto alle 17 di Antonioli e compagni. Domenica si torna al «Bianco», c'è subito l'occasione per ritrovare quella vittoria che manca ormai da tre giornate: Cavese permettendo.</p>
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<p style="text-align: justify;">La partita. <strong>Giannini </strong>recupera Suriano e Giacomini, ma non i centrali e schiera Sissoko e Cangi al fianco di Antonioli. Novità anche in attacco: affianco a Ginestra, c’è Marzeglia e non l’ex Di Gennaro, mandato in panca. La strada è subito in salita, con i biancazzurri che passano con Siniscalchi, lesto nell'insaccare dopo la torre di Felci dimenticato dalla retroguardia. Giallorossi colpiti a freddo, in precedenza ci avevano provato con Ginestra, che aveva impegnato Prisco. La punta ospite è molto più fortunata al 19', quando incrocia imparabilmente il diagonale sullo splendido suggerimento di Mounard. Ma le decisioni arbitrali e le indecisioni difensive vanificano tutto, con la truppa di Galderisi che si riporta in avanti grazie al gol di Felci al 25'. Nell'occasione sembra esserci un fuorigioco e un evidente fallo su Ginestra non ravvisato dall’arbitro.</p>
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<p style="text-align: justify;">Recrimina anche il Pescara, che prima d'andare al riposo si vede annullare un gol a Pomante per fuorigioco. Nella ripresa il cronometro scorre rapidissimo, Giannini si gioca anche le carte Di Gennaro e Cimarelli, mettendo da parte il 3-5-2. Il pareggio potrebbe anche arrivare, ma il Pescara si salva sempre per il rotto della cuffia: al 70' ci vuole un grande intervento di Prisco in uscita per negare a Ginestra doppietta e pareggio, al 79' è la traversa a dire di no sulla velenosa parabola di Vastola. Il finale, e non potrebbe essere altrimenti, è a dir poco infuocato. Gallipoli ancora sfortunato al 45', con Marzeglia che fallisce il tap-in per questione di centimetri. Poi tocca a Gegè Rossi evitare il tris degli abruzzesi. Ma la soddisfazione è magra, impalpabile: urge ritrovarsi subito. A partire dalle pedine difensive.</p>