di Giorgio Coluccia
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALLIPOLI (dal
corrispondente)</strong> | Vigilia di partita, vigilia di fatica per il
Gallipoli. Oggi Antonioli e compagni partono alla volta di Vasto
(dove affronteranno il Pescara in campo neutro), per una trasferta
che si preannuncia combattuta. Da vincere, per restare in scia del
battistrada Arezzo. Giannini, che potrà contare su Giacomini e
Suriano, nel test infrasettimane con la Berretti ha provato il solito
3-5-2, vincendo l'amichevole per 8-0: doppiette per Di Gennaro e
Marzeglia; gol di Ginestra, Cangi, Riccardo e Del Soldato. Molto
probabilmente, anche in campionato, il tecnico giallorosso conterà
sul solito modulo, per mandare in tilt una squadra assetata di punti
utili per la salvezza. Intanto, nella giornata di venerdì il
prefetto di Chieti, <strong>Vincenzo Greco</strong>, ha vietato ai tifosi del
Gallipoli la possibilità di assistere all’incontro che si
disputerà a Vasto. Sconcertato il patron <strong>Vincenzo Barba</strong>:
«Apprendo con sconcerto questa decisione - sottolinea il numero
uno giallorosso - la trovo assolutamente non in linea con il
principio normativo che ha conferito la possibilità ai
prefetti di adottare simili provvedimenti, dal momento che la
tifoseria del Gallipoli Calcio ha dimostrato, in tutte le occasioni,
di essere una tifoseria corretta, sportiva ed irreprensibile e dal
momento che con i supporter del Pescara non esistono motivi di seria
contrapposizione».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Poi continua: «È
come se le massime autorità dell’Aviazione, per evitare
incidenti, vietassero i voli, oppure come se le più alte
autorità portuali, per evitare attracchi indesiderati,
chiudessero i porti. Che modo è questo di intendere lo sport e
i suoi valori educativi? Ma ciò che è ancor più
grave sta nel fatto che il prefetto di Chieti ci abbia comunicato
questa decisione all’ultimo momento, senza darci la possibilità
di fare giusto ricorso, appellandoci alle autorità
gerarchicamente competenti, proprio mentre i nostri tifosi stavano
preparando, con allegria e passione, animati da sani principi
sportivi, la trasferta al seguito della nostra amata squadra. O il
prefetto di Chieti è un ultras biancazzurro, e mi augurerei
proprio di no, oppure siano dinanzi a decisioni non commentabili,
inopportune e certamente di comodo. Proprio per questo, per ciò
che attiene al mio status di Parlamentare italiano e componente della
Commissione Difesa della Camera dei Deputati, mi attiverò
immediatamente con un’interrogazione al ministro dell’Interno per
far sì che i prefetti applichino la legge in conformità
allo spirito della normativa, senza usi per difetto o per eccesso del
potere che viene loro conferito dallo Stato».</p>