<p style="margin: 0cm -2.8pt 0pt 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Il presidente della Provincia di Lecce <strong>Giovanni Pellegrino</strong> e l’assessore provinciale ai Lavori pubblici<strong> Flavio Fasano</strong> hanno espresso ampia soddisfazione per i risultati del convegno «Un diverso appalto dei Lavori Pubblici», organizzato da Provincia di Lecce ed Associazione Nazionale Costruttori Edili Puglia. Il presidente, in particolare, ha apprezzato le ampie convergenze che, in materia di equo riconoscimento della revisione prezzi e introduzione di una disciplina che scoraggi le imprese dal presentare ribassi oggettivamente antieconomici, sono emerse sia da parte di<strong> Andrea Martella</strong>, ministro «ombra» dei Lavori pubblici del Pd, che da parte di <strong>Francesco Stradella</strong> del Pdl, oltre che da parte di <strong>Domenico Crocco</strong>, direttore generale per la regolazione del ministero delle Infrastrutture. «Sarà nostra preoccupazione, sin dalle prossime settimane, - ha dichiarato il presidente Giovanni Pellegrino, - sollecitare maggioranza di governo, opposizione e, particolarmente, il ministro Matteoli, affinché introducano nell’ordinamento le modifiche e gli aggiustamenti su cui abbiamo tutti convenuto. Personalmente, inoltre, mi sono impegnato a redigere un articolo di legge, da presentare, eventualmente anche come emendamento nell’ambito di provvedimenti legislativi in itinere, per evitare i numerosissimi casi di sospensione giudiziaria, da parte dei Tar, dei provvedimenti di aggiudicazione, in seguito a ricorso di ditte non aggiudicatarie dell’appalto». E continua: «L’articolo che proporrò, in specie, tende ad impedire ai Tar di concedere la sospensione dell’aggiudicazione nel caso in cui l’impresa aggiudicataria si impegni a riconoscere il mancato guadagno all’impresa che poi risultasse giudiziariamente vincitrice, nella misura massima del 10 per cento dell’appalto, sottoscrivendo contestualmente apposita fideiussione», ha concluso nel suo intervento il presidente Pellegrino. L’assessore provinciale Flavio Fasano ha rivolto l’attenzione a due ulteriori questioni, ampiamente discusse nel corso del convegno. «Abbiamo tutti condiviso la necessità di ripristinare l’incentivo del 2 per cento destinato a suo tempo alla progettazione interna e di recente ridotto allo 0,5 per cento, - ha dichiarato Flavio Fasano - eventualmente disciplinandone l’utilizzazione in modo più puntuale e specifico, evitando contrapposizioni di principio tra progettisti, dipendenti pubblici e tecnici liberi professionisti. Ritengo di assoluto valore, - ha proseguito l’assessore - il fatto che tutti gli intervenuti al convegno, per primo il direttore generale del ministero delle Infrastrutture, abbiano apprezzato e sostenuto l’idea che ho lanciato di attrezzare la Provincia di Lecce come agenzia di riferimento del territorio in materia di lavori pubblici. Ho proposto, cioè, che sulla base di una convenzione tipo sottoscritta da Provincia e singoli Comuni, si costituisca, nell’ambito del Servizio Gare ed Appalti della Provincia, una struttura di intelligence, partecipata anche da rappresentati volontari degli ordini professionali e, volta per volta, dai dirigenti degli uffici tecnici comunali interessati, col compito di convocare e svolgere le conferenze di servizi per acquisire i prescritti pareri su progetti di particolare rilevanza, oltre che per redigere i bandi di gara, per impostare e svolgere le procedure di gara. Solo un’agenzia di questo tipo, coordinata dalla Provincia, che, però, nei suoi atti esterni lasci intatta la responsabilità dei dirigenti dei singoli comuni, per i progetti di rispettiva competenza, potrà, nei fatti, trasformarsi nel motore permanente della pubblica amministrazione e nella fucina delle buone prassi, con riflessi moltiplicativi per l’economicità delle imprese e della pubblica amministrazione, oltre che dell’economia generale. Non era scontato che un’idea tanto innovativa fosse ben accolta. Ma è successo addirittura che il direttore generale del ministero delle Infrastrutture l’abbia ritenuta un’idea da estendere in ambito generale, eventualmente con un apposito provvedimento di legge che valorizzi, in questa materia, la funzione sussidiaria della Provincia nei confronti dei piccoli Comuni e, comunque, dei Comuni non capoluogo», ha concluso nel suo intervento l’assessore Flavio Fasano.<br /><br /><br /></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-indent: 0cm; text-align: justify;">Il presidente della provincia di Lecce,<strong> Giovanni Pellegrino</strong>, interviene a proposito della vicenda Sgm. «Ancora una volta, il centrodestra risponde a critiche dell’opposizione al Comune di Lecce, non con argomenti di merito, ma assumendo che nella Provincia di Lecce si farebbe peggio», dichiara il presidente Pellegrino. «Trovo, questo, un modo inelegante e abbastanza puerile di attivare polemica politica, anche perché, almeno a volte si confondono situazioni del tutto diverse e si criticano decisioni provinciali, che pure sono interne ad una linea politica generale, che più volte ha ottenuto l’importante consenso dell’opposizione. Non ho titolo, né voglia di pormi il problema se le assunzioni operate dalla Sgm siano o meno legittime o, comunque, politicamente opportune. Osservo soltanto che l’amministrazione che presiedo non ha assunto nessuno, ma ha soltanto proposto, dopo aver acquisito il parere delle organizzazioni sindacali territoriali, un programma di stabilizzazione del personale precario che, nella quasi totalità era già<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in servizio nel 2004. La delibera – continua Pellegrino - non ha ancora avuto esecuzione perché sottoposta a concertazione con le organizzazioni sindacali interne. Ma ciò che conta è che la stessa rientra in una politica generale che abbiamo seguito in questi anni. Nell’impossibilità di dare risposte alle pressanti domande di lavoro ci siamo sforzati di non creare nuova disoccupazione, già nel rapporto con imprese affidatarie di servizi provinciali,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con utilizzazione di lavoratori socialmente utili e non solo. Alcune di queste decisioni sono state assunte all’unanimità dal Consiglio provinciale, come è avvenuto per gli ex lavoratori della Cadè, su convergenti richieste dei consiglieri della maggioranza e dell’opposizione; e ancora, per alcuni dipendenti assunti dalla Supernova srl che, a seguito di un ordine del giorno congiunto Fasano-Baldassarre, abbiamo chiesto ed ottenuto fossero assunti da Axa srl. In un’uguale direzione ci siamo mossi per i lavoratori dell’Asea, scelta condivisa in Consiglio provinciale da An e Udc. Che si voglia seguire, nei limiti in cui sarà possibile, a seguito della concertazione, lo stesso criterio per il precariato interno alla Provincia, mi pare scelta dovuta ad un principio di coerenza politica. La minoranza provinciale – conclude Pellegrino - è libera ovviamente di dissentire, ma questo raffronto tra ciò che avviene nella Provincia e ciò che accade nel Comune capoluogo è stucchevole e non giova a quel miglioramento del rapporto tra due enti, che tutti riconoscono opportuno nell’interesse dei cittadini amministrati».</p>