Data pubblicazione: 20/10/2008 | ATTUALITÀ
Danni dal crack Lehmann? Una risposta potrebbe darla l'associazione Adoc
Adoc disponibile ad assistere chi ha subito danni dal crack Lehmann. Il presidente provinciale Alessandro Presicce: «Il fallimento della Lehman Brothers è stata solo l’inizio di una crisi finanziaria apertasi con i mutui sub-prime».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Adoc
disponibile ad assistere chi ha subito danni dal crack Lehmann. Il
presidente provinciale di Adoc, l'avvocato <strong>Alessandro Presicce</strong>,
infatti, interviene sul tema: «Nel caso specifico l’Adoc
interviene a difesa dei consumatori, così come avvenuto con
successo nei casi delle obbligazioni Cirio, Argentina e Parmalat».
E sottolinea: «Il fallimento della Banca di investimenti
americana Lehman Brothers è stata solo l’inizio di una crisi
finanziaria apertasi con i mutui sub-prime che ha spazzato via per
l’appunto la quarta Banca d’investimenti degli Stati Uniti.
Infatti, anche in questa occasione le Banche italiane che hanno
venduto i titoli ai clienti erano perfettamente a conoscenza della
situazione macroeconomica in generale ed, in particolare, del
dissesto in corso relativamente ai mutui sub prime. Da quasi un anno
e mezzo i principali strumenti di informazioni finanziari (giornali
finanziari, riviste di settore e organismi di controllo) riportavano
notizie poco rassicuranti in merito al mercato sub-prime americano e
quindi rimarrebbe difficilmente eccepibile da parte degli operatori
specializzati la mancata conoscenza della situazione che si stava
delineando. È da ritenersi ugualmente censurabile il
comportamento delle società di Rating (Standard and Poor e
Fitch) che, anche dopo la richiesta da parte della Lehman Brothers di
amministrazione controllata, hanno continuato a attribuirgli un
rating di AA (praticamente su una scala da uno a dieci l’equivalente
di 8)».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Poi conclude: «Altresì
censurabile è il comportamento del consorzio di 167 Banche
conosciuto con l’appellativo di «PattiChiari»
(strumento di informazione per meglio conoscere i prodotti finanziari
a tutela dei risparmiatori/consumatori), che nel suo sito riportava
addirittura dopo il fallimento della società americana il
rating di doppia A, fuorviando i consumatori che reperivano le
informazioni ivi presenti per porre in essere scelte di investimento
più appropriate possibili per le loro esigenze. L’Adoc
ritiene possibile procedere contro i soggetti responsabili delle
eventuali perdite subite dai risparmiatori che hanno investito nella
Lehman Brothers e rimane a disposizione con i propri legali per
valutare ogni singolo caso specifico. Gli steps da seguire iniziano
con la procedura di reclamo alla Banca venditrice dei titoli per
tentare una via stragiudiziale. Il modulo potrà essere
richiesto gratuitamente all’indirizzo di posta elettronica
lecce@adocpuglia.it. In caso di risposta negativa da parte della
banca, sarà opportuno ricontattare l’associazione per
procedere, tramite i suoi legali, anche giudizialmente». Adoc
Lecce, dunque, è a disposizione presso la propria sede aperta
tutti i giorni (escluso sabato e festivi) dalle 9 alle 13 e dalle 17
alle 20, in via Palumbo, al civico 2, o al numero telefonico
0832.246667.</p>
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