Data pubblicazione: 17/10/2008 | INTERVENTI
Nardò, intervento del sindaco sullo spostamento delgli uffici del Giudice di Pace
Il sindaco di Nardò, Antonio Vaglio, esprime: «È bene che sulla vicenda non cali il silenzio ma è il caso di precisare che tutto era di competenza dell’amministrazione comunale è stato fatto». Interviene anche l’assessore ai lavori pubblici Caputo.
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>NARDÒ</strong> |<span style="font-size: small; font-family: Times New Roman;"> </span>Per lo spostamento degli uffici del Giudice di Pace dalla sede attuale verso la nuova sede del Tribunale sono necessari i finanziamenti già a suo tempo richiesti al ministero della Giustizia. Rispetto alla precedente interrogazione del consigliere Donadei dello scorso gennaio, sempre sulla questione dello spostamento della sede del Giudice di Pace, le «novità» sono rappresentate dal parere favorevole ottenuto dal progetto da parte della commissione manutenzione presso la Corte d’Appello di Lecce e dal comitato tecnico amministrativo presso il provveditorato interregionale delle opere pubbliche di Bari. Tali pareri sono stati espressi nel mese di marzo a seguito di alcune richieste di adeguamento ed integrazione del progetto. Successivamente, lo scorso 11 luglio, la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Mario Colomba e dall’architetto Vittorio Manca, che è stato poi inviato, con la richiesta di approvazione e finanziamento, al ministero della Giustizia nel mese di agosto. Agli inizi del mese di ottobre, poi, è pervenuta al Comune una nota del Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace, Riccardo Di Noia, con la quale si rappresentava l’urgenza del trasferimento, per l’inadeguatezza della struttura in cui sono attualmente ospitati gli Uffici. Tale nota, unitamente ad una richiesta di sollecito dei finanziamenti, è stata inviata nei giorni scorsi al ministero della Giustizia in cui si è sottolineata l’assoluta urgenza dei finanziamenti per procedere al completamento dell’opera. Come si ricorderà, infatti, il progetto di «completamento degli uffici della Pretura da destinare a sezione staccata del Tribunale di Lecce, 2° stralcio», prevede lo stanziamento di 850mila euro a cui si dovrà fare fronte con l’utilizzo delle economie di gara per un importo pari ad €. 558mila e 732,71 euro, disponibili sui mutui Cassa Dd.Pp. concessi al Comune di Nardò, e attraverso il finanziamento della restante somma di 291mila e 267,29 euro con nuovi fondi previsti per opere di edilizia giudiziaria. «È bene – ha dichiarato il sindaco Antonio Vaglio – che sulla vicenda non cali il silenzio ma è il caso di precisare che tutto quanto era di competenza dell’amministrazione comunale è stato fatto. Ora non ci resta che aspettare, anche se magari sarebbe opportuno che i partiti politici, attraverso i propri rappresentanti alla camera e al senato, sollecitassero la soluzione al ministero della giustizia che deve provvedere all’approvazione del progetto ed al suo finanziamento». «È evidente – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici, Cosimo Caputo – che tutti abbiamo interesse a raggiungere nel più breve tempo possibile una soluzione al problema che ci consentirebbe, tra l’altro, di tornare in possesso degli immobili di via Crispi, cosa di cui vi è assoluta necessità». <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></p>