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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 16/10/2008 | CRONACA
Vandali in azione nella «notte italiana». Parabrezza distrutti, a firma «Ultrà»
Danni alle auto nella notte dell'Italia, in vista della qualificazione ai Mondiali. Denunce contro ignoti e griffes degli «Ultrà» sulle carrozzerie. Le foto di un nostro lettore parlano chiaro. Ci sono state non poche teste calde.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Ma poi com'&egrave; andata a finire la partita? Non il risultato, quello &egrave; noto a tutti. L'Italia a Lecce non &egrave; di tutti i giorni ed &egrave; facile pensare che qualcuno con cattive intenzioni abbia avuto l'idea di distruggere qualcosa. Non &egrave; un caso che a Lecce, i controlli abbiano portato un bilancio decisamente notevole, non tanto per i tifosi che hanno raggiunto lo stadio di via Del Mare, quanto per tutte quelle persone che si sono &laquo;divertite&raquo; a sfasciare auto nei pressi delle vie adiacenti. Lo stadio di via Del Mare, che ha aperto le porte ai tifosi a partire dalle 17 di ieri, ha visto un'affluenza piuttosto notevole di tifosi. Come detto, i montenegrini non hanno incrociato il tifo italiano, anzi, gi&agrave; nelle prime ore in cui hanno preso d'assalto le vie del centro della citt&agrave;, come piazza Sant'Oronzo e piazza Mazzini, sono stati scortati dalle forze dell'ordine. Il tragitto per gli italiano &egrave; cominciato alle 17,30, quando i tornelli sono stati presi d'assalto per aggiudicarsi i posti migliori sugli spalti, mentre le forze dell'ordine, hanno scansionato ogni testa, per cercare di individuare qualche facinoroso, o comunque per evitare disagi. Che non ci sono stati, se dovessimo fare un bilancio a stretto raggio. Ma se allarghiamo l'orizzonte della nostra visuale, a qualche chilometro di distanza, nelle vie adiacenti a quelle dello stadio, ma sempre in periferia, alcuni balordi hanno guardato alle auto con interesse. Tanto che le hanno griffate a dovere.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Le forze dell'ordine si sono concentrate sulla massa di gente che stava raggiungendo la location della competizione sportiva, ma i controlli nei dintorni non son mancati. Nonostante ci&ograve;, l'attenzione dei poliziotti si &egrave; soffermata su un paio di persone. Una che era stata rionosciuta come persona interessata da provvedimento Daspo, e che quindi non avrebbe potuto accedere allo stadio. E poi un secondo, che dopo essere entrato all'interno si &egrave; dato a un saluto romano proprio durante l'inno nazionale, che come si sa &egrave; il simbolo della democrazia e libert&agrave; del nostro Paese. E per questo motivo, in due sono stati condotti negli uffici della Questura leccese, per ulteriori controlli che gli sono valsi, a testa, un fermo. Il punto &egrave;, che a poco distanza si stava consumando un vero e proprio attentato alla incolumit&agrave; del patrimonio dei cittadini. Un gruppo di cattivi, infatti, si sono avventati sulle auto di via Rapolla, una strada curva che poi fa angolo, e che &egrave; incollata al viale dello Stadio. Via Rapolla si trova in periferia, nelle vicinanze di altre traverse, chiuse, come via Rovereto, via Marzabotto, e via Livigno, a due passi dalla tangenziale est.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Insomma, il gruppo ha sfasciato tutto. O meglio, ha messo ko quasi tutte le autovetture che si trovavano in quella via, circa una ventina. Ad alcuni hanno rotto il parabrezza, ad altri il lunotto, oppure si sono addirittura divertiti a fare centro sugli specchietti retrovisori, distruggendoli. Auto danneggiate sui vetri, cos&igrave; come sulla carrozzeria. I pi&ugrave; sfortunati (se in questo caso &egrave; lecito fare una distinzione) sono stati probabilmente quelli che si sono visti rompere la carrozzeria. Qualcuno pi &laquo;clemente&raquo; si &egrave; divertito con lo spray a imbrattare le auto con paio di lettere &laquo;Ul&raquo;. Altri invece, hanno voluto pare di pi&ugrave;, e allora, armati di punteruolo o comunque di oggetti appuntiti, chiodi, chiavi e pietre si sono avventati su alcune auto lasciando la firma. &laquo;Ultr&agrave; Lecce&raquo; si legge a stampatello maiuscolo. Quasi una firma di riconoscimento. Le auto maggiormente colpite sono state quelle dei baresi e dei brindisini, prese di mira rispetto ai vicini di casa. Non solo, se qualcuno pensava che Bari e Brindisi potessero essere un modo per attirare l'attenzione sugli ultr&agrave;, sta che altri si sono avventati sulle auto degli automobilisti leccesi e della provincia che si trovavano l&igrave; o avevano parcheggiato l'auto.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Frange di tifo organizzato? Questo non lo sappiamo. Probabilmente no, stando alle parole del dirigente della Digos di Lecce, Raffaele Attanasi: &laquo;Il tifo organizzato - sottolinea - non ha mai dato segni di questo tipo. E probabilmente azioni vandaliche riconducibili a personaggi del genere sono da escludere&raquo;. Sta di fatto che da Lecce non sono stati individuati gruppi di tifosi con presunte cattive intenzioni, tanto prima della gara, quanto dopo. Come che sia, i malfattori hanno dato un segno evidente della loro presenza, ma il gesto a quanto pare, sarebbe da attribuire a poche teste calde. Una partita da non dimenticare, questa leccese per la qualificazione dell'Italia ai mondiali sudafricani 2010, che da non dimenticare, per alcuni, non lo sar&agrave; assolutamente.</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
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di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
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