Data pubblicazione: 16/10/2008 | INTERVENTI
Buccoliero: «Dal ritrovamento delle anfore un contributo alla storia»
Si continua a parlare del ritrovamento delle anfore antiche nei fondali di Marina di Alliste. Antonio Buccoliero, sottolinea: «L’auspicio è che questi importanti reperti, una volta restaurati e studiati, possano restare nel nostro Salento».
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>UGENTO</strong> | Si iniziano a lanciare ipotesi su dove dovrebbero restare le famose anfore ugentine rinvenute dai militari durante un’operazione all’interno di un appartamento di Gemini, frazione di Ugento, e in fondo al mare di Marina di Alliste, (<a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1663"><strong>http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1663</strong></a>). L’opposizione di Ugento nella giornata di ieri, in particolare il consigliere del Partito dei comunisti, Angelo Minenna, aveva chiesto al sindaco della città, Eugenio Ozza, di conservare le anfore all’interno del museo comunale. Ovviamente dei beni culturali, in questo caso le anfore, andrebbero tutelate, conservate e valorizzate. Per questo motivo, è difficile prendere la decisione adatta. «Le preziose anfore del II – III secolo recuperate dai carabinieri nei giorni scorsi, hanno permesso di scoprire, al largo di Ugento, un importante sito archeologico, che contribuirà a scrivere un’altra ricca pagina di storia del nostro territorio». <span style="text-transform: uppercase;">è </span>quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e vicepresidente della VII commissione, Affari istituzionali, Antonio Buccoliero, che plaude all’operazione compiuta dai carabinieri delle compagnie di Casarano e Tricase, con il personale della motovedetta di Santa Maria di Leuca e il nucleo sommozzatori di Taranto, che ha permesso il recupero di alcuni importanti reperti depredati. «Al di là dell’ottimo risultato conseguito dai carabinieri, che ha permesso di scoprire degli insospettabili che razziavano queste ricchezze – prosegue Buccoliero – resta l’assoluta importanza di questi straordinari reperti, che andranno a scrivere una pagina importante della nostra storia. Grazie all’attenzione e all’impegno delle Forze dell’ordine, questa pagina potrà andare, oggi, a beneficio di un’intera comunità e non soltanto di pochi eletti. Il cammino della Storia è fondamentale per delineare con precisione i contorni del nostro presente e per poter abbozzare, con meno incertezza, quelli del nostro futuro. Dobbiamo ricordare a noi stessi chi siamo e da dove veniamo, perchè comprendere la nostra provenienza ci aiuta a comprendere meglio il senso del nostro viaggio attuale. Quello del nostro territorio è un passato importante, che possiamo oggi conoscere anche grazie alla professionalità, all’impegno e alla passione di tanti archeologi, che pur tra mille difficoltà, portano avanti un importante lavoro di ricostruzione. Ecco perchè, il ritrovamento di questi reperti rappresenta un contributo importante dato alla nostra storia non solo passata, ma anche presente e futura. L’auspicio - conclude Buccoliero - è che questi importanti reperti, una volta restaurati e studiati, possano restare nel nostro Salento, pronti a soddisfare la sete di conoscenza delle generazioni presenti e future».</p>