Data pubblicazione: 16/10/2008 | ATTUALITÀ
A Giuggianello riapre «lu trappetu». A raccontarlo sarà il regista Edoardo Winspeare
Giuggianello. Riapre il frantoio ipogeo, noto col nome dialettale de «Lu trappetu». La cerimonia d'inaugurazione sabato alle 18, alla presenza del sindaco del paese, Ugo Gigante, e del regista salentino Edoardo Winspeare.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GIUGGIANELLO</strong> |
Sabato 18 ottobre, alle 18, il Comune di Giuggianello riaprirà
al pubblico l’antico trappeto ipogeo locale. Alla cerimonia
interverranno il sindaco Ugo Gigante, il presidente del Gal Capo
Santa Maria di Leuca Antonio Lia, il presidente del consorzio dei
comuni «Terra dei due Mari» Francesco Bruni ed il regista
salentino Edoardo Winspeare. Il progetto di recupero e restauro ha
visto anche la realizzazione di iniziative di particolare fruizione
del sito, con pannelli informativi e la proiezione all’interno di
un video. Usufruendo della consulenza dell’architetto Antonella
Lifonso e del regista Edoardo Winspeare, il trappeto ipogeo di
Giuggianello è stato dotato di quelle caratteristiche di
«spettacolarizzazione» e d’attrattività, per
interessare i visitatori anche al di fuori delle stagioni prettamente
turistiche.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Previsto nell’ambito
dell’Intervento 4.2.1 «Recupero e fruizione dei beni
culturali» del Piano di sviluppo locale «Parco rurale
della Terra dei due Mari» del Gal Capo Santa Maria di Leuca,
cofinanziato nell’ambito del Programma operativo Leader plus e con
fondi del Comune di Giuggianello, il progetto di recupero, restauro e
fruibilità del trappeto di proprietà del locale Centro
di cultura sociale e di ricerche si pone l’obiettivo di valorizzare
a fini turistici e ricreativi un bene appartenente alla memoria
storica salentina. Secondo la tradizione, a Giuggianello i «trappeti»
erano numerosi, anche lo stesso Comune ne possedeva uno. Con il
passare degli anni sono stati distrutti e l’unico in discreto stato
di conservazione è stato oggetto dell’intervento. «Lu
Trappeto» sorge su di un'antica strada esterna al centro
abitato, a levante del paese, denominata «Serravecchia»,
all’angolo con via Leopardi. L’antica struttura si estende per
una superficie di circa 850 metri quadri e si trova ad una profondità
di circa 3 metri. Si accede attraverso quindici scalini.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il paesaggio salentino è
ricco d’uliveti secolari che fanno da cornice a numerosi ed
altrettanto secolari frantoi o trappeti ipogei. «I trappeti
sono generalmente tra noi tante grotte sotterranee scavate nel tufo,
o in una specie di pietra calcarea più, o meno dura detta
volgarmente leccese». Così Cosimo Moschettini, medico e
studioso di «rustica olearia economia», nel suo trattato
«Osservazioni intorno agli ostacoli de’ trappeti feudali»
del 1792, descriveva le strutture ipogee dove avveniva la
trasformazione delle olive in olio.</p>
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