Data pubblicazione: 15/10/2008 | CRONACA
Tamponamenti tra auto e un fermo per un tifoso di Galatina colpito da Daspo
Lecce. Traffico imbottigliato, tamponamenti fra auto, striscioni appesi di protesta e un arresto. È questo il resoconto della partita tra Italia e Montenegro che si sta giocando in questi minuti per la qualificazione al Mondiale 2010.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Un fermo
allo stadio di «Via del Mare» poco prima della partita
dell'Italia. Un provvedimento che è stato preso tra le 18,30 e
le 19,30 nei pressi di uno dei tornelli d'ingresso dello stadio.
F.M., di Galatina, sottoposto al divieto di accedere alle
manifestazioni sportive, noto col nome Daspo, è stato preso
nei confronti dell'uomo dalla Questura di Lecce. Chi non adempie al
provvedimento potrebbe anche essere arrestato. L'uomo è stato
scoperto dai poliziotti all'ingresso dello stadio per assistere alla
partita tra Italia e Montenegro, ed è stato accompagnato negli
uffici appena i poliziotti lo hanno individuato. Ma non è il
solo provvedimento che ha interessato i poliziotti. Infatti, nelle
prime ore antecedenti la partita si sono verificati una serie di
tamponamenti tra autovetture che hanno costretto le forze dell'ordine
a intervenire. Quella di questa sera, per il quale più tardi
vi faremo un dettagliato resoconto, è una competizione
nell'ambito della fase di qualificazione al mondiale 2010 che si
terrà in Sudafrica.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il «Via del Mare»,
dunque, è stato oggetto di attenzione da parte delle forze
dell'ordine che lo hanno presidiato dal pomeriggio, e che
continueranno fino al termine della partita. Allo stadio alle 18,30
sono confluiti centinaia di tifosi italiani che, dopo i controlli di
rito, hanno fatto ingresso all'interno della struttura sportiva. In
arrivo, dunque, anche due pullman, e un pulmino e altre auto di
tifosi montenegrini che sono stati scortati dal personale delle forze
dell'ordine con l'ausilio di un supporto aereo da parte di un
elicottero della Polizia di Stato. Alle 20,50, poi, sono giunti allo
stadio e i controlli anche nei confronti dei tifosi del Montenegro
sono proseguiti. Il capo della polizia leccese ha disposto controlli
a tappeto su tutti i tifosi tanto che le attività di controllo
e di filtraggio proseguiranno. I servizi di vigilanza sono stati
disposti già a partire dal pomeriggio, quando, alle 17,30 le
porte dello stadio sono state aperte. L'incontro, che è
cominciato da pochi minuti, alle 20,50 non ha sottolineato alcuna
criticità.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">I cancelli, per essere
precisi, sono stati aperti già alle 17, per consentire che la
tifoseria potesse fare accesso allo stadio senza particolari
difficoltà, e in modo che le forze di polizia potessero
procedere ai controlli del caso in piena tranquillità. Le
attività di filtraggio ai tornelli sono proseguite fino a
pochi minuti fa, quando il fischio dell'arbitro ha decretato l'inizio
dell'incontro. La tifoseria montenegrina, con gli striscioni e le
bandiere, nel pomeriggio, ha visitato la città, in particolare
soffermandosi nelle due piazze della città, piazza Mazzini e
piazza Sant'Oronzo, dove hanno manifestato pacificamente in attesa di
essere instradati allo stadio dalle forze dell'ordine in servizio di
vigilanza. Intanto, sempre nel pomeriggio di oggi, qualcuno ha appeso
uno striscione di contestazione nei confronti di Marcello Lippi e
riferito anche a Zeman su un ponte della Lecce-San Cataldo.
Nonostante tutto, le due tifoserie non si sono incontrate, fino alle
18, quando hanno raggiunto lo stadio.</p>