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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LIZZANELLO</strong> |
Orologi falsi al vaglio della Guardia di finanza. Tutti di marche di
lusso. Tag Heuer, Porsche Designe, Sector, Ferrari, così come
Rolex, Panarei, Cartier, Mont Blanc, Louis Vitton, Baume &
Merchier, Dolce & Gabbana, Emporio Armani e tante altre marche,
praticamente quasi tutte. Valore della merce, piuttosto vario. Un
orologio può variare dai 3 o 4mila euro, fino a cifre
altissime, anche 10mila euro, ma che può raggiungere anche i
50mila. Il materiale è stato sequestrato dai militari del
Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Lecce, che
hanno sorpreso un 48enne di Lizzanello, che aveva con sé,
tanto in casa, quanto in auto, la merce falsificata. Si tratta, per
dare un po' di cifre, di dati, di ben 68 esemplari di orologi, dodici
quadranti, dieci casse di orologi, dieci cinturini e dieci coperchi
inferiori per orologi. Tutto materiale abilmente contraffatto. Si
tratta di un'attività che i militari della Guardia di finanza,
diretti dal colonnello Giuseppe Carrozzo, stanno conducendo ormai da
tempo, a contrasto della contraffazione dei marchi, a tutela della
salute e della sicurezza dei consumatori, e che saranno, lasciano
presagire, oggetto di lavoro da parte dei finanzieri anche nei
prossimi mesi, con controlli che verranno incrementati nel corso
dell'anno.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Quest'ultima operazione,
come si nota, è piuttosto diversa rispetto a quelle che
abbiamo avuto modo di trattare nel corso della altre occasioni, dove
si aveva a che fare, come si ricorderà, con borse e accessori
per l'abbigliamento. Anche perché con questi orologi, che
sarebbero stati destinati alla vendita, il detentore di Lizzanello
avrebbe potuto guadagnare, qualora li avesse venduti, ben 500mila
euro, o forse di più. Al vaglio dei finanzieri anche la
rubrica telefonica del commerciante, quella memorizzata
elettronicamente sul telefono cellulare, dalla quale potrebbero
sorgere molte altre cose, ovviamente con chi aveva instaurato
contatti e chi erano i suoi fornitori. Non è da escludere,
intanto, che in quei dati ci siano anche altri contatti, per esempio
di persone che hanno un'attività al dettaglio e che avrebbero
già programmato una sorta di acquisto dei prodotti
falsificati. L'uomo di Lizzanello, dunque, è stato denunciato
a piede libero, ma i militari accerteranno anche altre cose sul suo
conto, ad esempio il tipo di attività che avrebbe portato
avanti. A quanto pare, infatti, avrebbe disposto di una serie di
pezzi di ricambio di orologi vecchi che avrebbe utilizzato per
camuffare i prodotti falsi, di cui 21 di questi Cartier e altri 7
Panarei.</p>