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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 14/10/2008 | POLITICA
Presunte irregolarità nel Consuntivo. E Forza Italia si rivolge alla Corte dei Conti
Sannicola. Sul tavolo della Corte dei Conti potrebbe arrivare una denuncia per presunte irregolarità sulla gestione delle entrate del Consuntivo 2007, approvato in Consiglio comunale lo scorso 29 settembre. L'annuncio dei consiglieri Scorrano e Piccione.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>SANNICOLA</strong> | Irregolarit&agrave; sul consuntivo? Arriva la denuncia alla Corte dei Conti. Dopo diversi anni, in paese, un gruppo politico che siede sugli scranni dell'opposizione, prende un provvedimento di denuncia nei confronti della maggioranza. I consiglieri forzisti <strong>Graziano Scorrano</strong> e <strong>Mino Piccione</strong>, quest'ultimo anche segretario cittadino di partito, denunceranno una presunta irregolarit&agrave; alla Corte dei Conti in merito al consuntivo 2007. Nell'approvazione della fase finale del bilancio, infatti, che il Consiglio comunale ha approvato il 29 settembre scorso con 12 voti favorevoli e 3 contrari, il bilancio sull'anno passato sembrerebbe concluso. Ma ad aprire un caso sono i due consiglieri, che sottolineano: &laquo;Il Conto consuntivo 2007 rappresenta per eccellenza la sintesi analitica dei risultati conseguiti dall'amministrazione nel corso dell'anno e su di esso il Consiglio comunale, in modo attento e responsabile, ha espresso un giudizio sull'operato dell'amministrazione. Ma dobbiamo sottolineare che dopo un attento studio che abbiamo condotto parallelamente ai lavori dell'amministrazione riteniamo che il bilancio contenga delle impostazioni di entrata che, a nostro avviso, sono prive di qualsiasi titolo giuridico che le giustifichi&raquo;. Il riferimento, in particolare, va al titolo I dell'entrata sul &laquo;Recupero Ici&raquo;: &laquo;In quell'importo sono accertati 150mila euro interamente riportati a residuo 2008. Durante il consiglio, dopo una nostra istanza, &egrave; stato ribadito che a fronte dell'entrata di 150mila euro, non vi &egrave; alcun atto prodromico idoneo a garantirne la legittimit&agrave;&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Che cosa significa questo? I consiglieri chiariscono: &laquo;Questo disavanzo si genera per un'irregolarit&agrave; in bilancio gravissima: a pagina 1 del bilancio consuntivo 2007, nella voce avanzo di amministrazione, titolo I, entrate tributarie, alla voce recupero Ici, troviamo un importo di euro 150mila che rappresenta l&rsquo;entrata dell&rsquo;Ici retroattiva per i terreni passati da agricoli ad edificabili dell&rsquo;ultimo Pug. Questa cifra gi&agrave; menzionata nel bilancio di previsione 2007 non doveva essere riportata nel consuntivo 2007 perch&eacute; priva di iscrizione al ruolo, in base all&rsquo;articolo 179 del decreto legislativo numero 167, il quale certifica la regolarit&agrave; della cifra in essere. Il suddetto articolo asserisce che l&rsquo;accertamento costituisce la prima fase di gestione dell&rsquo;entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuando il debitore, quantificata la somma da incassare, nonch&eacute; fissata la relativa scadenza. Tale accertamento avviene per le entrate di carattere tributario, come nel nostro caso, a seguito di emissioni di ruoli o a seguito di altre forma stabilite per legge. In virt&ugrave; di questa affermazione, la suddetta cifra &egrave; illegittima in base all'articolo 179 del decreto legislativo 267 del 2000, il quale dispone che l'accertamento delle entrate avviene come per la suddetta cifra, a seguito di emissione di ruoli che ne certificano la ragione del credito. Tale mancanza determina una gravissima irregolarit&agrave; di tutto il Consuntivo, generando da un presunto avanzo di amministrazione di euro 6333,28 un inequivocabile disavanzo di 143666,72 euro. Per questo motivo, abbiamo l'obbligo morale e istituzionale di denunciare alla Corte dei Conti queste gravi irregolarit&agrave; contabili e finanziarie&raquo;.</p>
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