Carabiniere donna al posto della vittima. Impossibile l'estorsione. Manette per lui
Alessandro Conte, operaio di 44 anni, è
stato arrestato perchè colto in flagranza di reato mentre
tentava di estorcere a una donna di Castrignano dei Greci 190 euro.
Fondamentale l'intervento di un carabiniere donna che fingeva di
essere la vittima.
di Valentina Maniglia
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | È finito in manette
Alessandro Conte, operaio di 44 anni residente a Otranto ma con
domicilio a Lecce, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso
in flagranza di reato mentre tentava di estorcere del denaro ad una
donna di Castrignano dei Greci.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’operazione, compiuta dai
carabinieri della stazione di Martano, in collaborazione con quelli
della stazione di Otranto e con il reparto mobile di Lecce, è
stata condotta ieri sera in seguito alle denunce della donna, che
sarebbe stata ripetutamente minacciata telefonicamente da Conte.
Inizialmente restia a farsi avanti alle forze dell’ordine, la
vittima, una casalinga di 41 anni, è riuscita a confidarsi
solo dopo l’ennesima minaccia, rassicurata probabilmente dalla
figura di un carabiniere di sesso femminile a cui ha raccontato di
aver ricevuto dal suo estorsore la richiesta di 190 euro.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’azione delle autorità non si
è fatta attendere e, confidando sul fatto che Conte non
conoscesse il volto della sua vittima, hanno fatto intervenire al suo
posto, sul luogo prefissato dell’appuntamento col malfattore,
proprio il carabiniere donna. Una volta accertate le intenzioni di
Conte, che probabilmente richiedeva alla sua vittima di saldare un
debito del marito, detenuto da sabato scorso per due furti a Maglie,
i carabinieri hanno fatto scattare le manette e lo hanno affidato
all’autorità giudiziaria.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Nello spirito di un atteggiamento che
faccia attenzione alle fasce deboli, come donne e bambini, la
vittima, assicurano i militari, sarà seguita anche a
operazione conclusa, per evitare che i traumi subiti possano
manifestarsi con depressione o paura.</p>
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