Data pubblicazione: 14/10/2008 | CRONACA
Il professore Luigi Sergi torna a casa dopo le botte subìte da un alunno 14enne
Torna a casa il professore di Novara, originario di Presicce. Luigi Sergi, di 57 anni, era in Piemonte per insegnare disegno in una scuola media. Un diverbio con uno studente 14enne lo ha portato a prendersi un pugno in faccia. Provvedimento poco esemplare?
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>NOVARA</strong> | Pugni al
professore di Presicce, che lascia la cattedra e torna a casa. Una
decione maturata dopo un profondo ragionamento per <strong>Luigi Sergi</strong>,
professore di 57 anni, originario di <strong>Presicce</strong> ma residente a
Novara, che è stato colpito al volto da uno studente di 14
anni dopo avergli rifiutato il permesso di andare in bagno. «Quel
pugno mi ha tramortito - dice - Un ko che ha annullato oltre 35 anni
di esperienza maturata a scuola». Il volto del professore di
Presicce è sfigurato, lo zigomo sinistro è violaceo, e
lui, che per tanti anni ha insegnato disegno nella scuola media
Convitto Carlo Alberto, dopo che nei confronti del ragazzo, a suo
dire, non è stato preso un provvedimento esemplare ha deciso
di tornare a casa. Per il giovane, infatti, è stato preso un
provvedimento di sospensione, di quelli che era abituato a
collezionare, ma che sapeva prima o poi lo avrebbero riportato a
guardarsi negli occhi. L'aggressione è avvenuta in un
corridoio della scuola per mano di un alunno di terza media che lo ha
inseguito fino a prenderlo a pugni. È stato definito un alunno
difficile, con problemi nell'inserimento. Ma il professore ordinario
di disegno, che aveva cercato in più occasioni di dargli una
mano, non è riuscito nel suo intento. Sergi racconta così
quei momenti: «Me lo sono visto arrivare addosso. Questo atto
oltre a essere inammissibile, ribalta ogni principio e valore».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">In pratica, dopo che il
ragazzo aveva chiesto di andare in bagno, il professore avrebbe
reagito con un netto rifiuto, che lo ha poi portato a inseguirlo fino
a che non gli ha detto: «Ragazzo, dove credi di andare?».
A quel punto il minorenne, giratosi di scatto, gli ha sferrato un
pugno che lo ha colpito vicino all'occhio. Il professore,
intervenendo dietro al ragazzo, che a quanto pare più di una
volta avrebbe chiesto di andare in bagno, lo avrebbe inseguito perché
nell'ora successiva a quella dell'intervallo, in cui si stava
svolgendo la lezione, non era possibile abbandonare l'aula. Il
giovane 14enne invece, lo ha fatto e il professore vistosi mancare di
rispetto, anche nei confronti dei compagni, ha pensato di intervenire
riportandolo in aula. È a quel punto che il giovane si sarebbe
avventato, sostenendo tra l'altro di essere stato toccato sulla
spalla sinistra. «È così - sottolinea il
professore - l'ho toccato per richiamare la sua attenzione, ma non mi
aspettavo una reazione così violenta». Dunque, il
professore originario di Presicce tornerà a casa, perché
quel provvedimento adottato dal preside della scuola, Mauro
Verzeroli, non gli è sembrato sufficiente per un ragazzo così
impulsivo.</p>