<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>TUGLIE</strong> | Pugni, calci, e poi l’accoltellamento, in undici sono stati denunciati. Alla base della lite si voleva arrivare ad avere una sorta di supremazia sul territorio per lo spaccio delle sostanze stupefacenti. Sembra quasi un film degli anni ’50, dove le bande rivali si fronteggiano senza esclusione di colpi. Tutto risale al 16 gennaio scorso, quando due giovani, di cui uno minorenne, dopo un acceso diverbio, che degenerò dopo qualche istante. Altre persone, poi, successivamente sono accorse per cercare di sedare la colluttazione e di sedare gli animi. Una vera e propria rissa, fatta di spintoni, pugni, per poi passare a usare coltelli. Nel corso di quell’episodio tre giovani si accasciarono a terra sanguinanti. Uno di loro risultò particolarmente grave, perché al di sotto del giubbotto che indossava aveva una ferita piuttosto profonda, provocata dall’affondo della lama del coltello. L.D., di Parabita, con precedenti penali, ha rischiato di morire. Solo l’intervento tempestivo dei soccorsi sanitari lo ha salvato. In questo caso, non siamo in un film, ma a Tuglie, e niente attori, con persone, fanno sapere dalle forze dell’ordine, dall’indole violenta, di cui molte di loro legate all’ambiente della criminalità organizzata. Le indagini sono state condotte dagli agenti del Commissariato di Gallipoli, che dopo alcuni accertamenti sono riusciti ad individuare gli autori della maxi-rissa. Una ventina gli interrogatori fatti nel corso dell’attività investigativa, nel corso dei quali si è giunti alla conclusione che a scatenare la violenta rissa, non siano stati futili motivi, ma questioni ben più gravi, riconducibili allo spaccio di sostanze stupefacenti e la spartizione dei territori nel quale effettuare l’attività di spaccio. Location della rissa è piazza Matteotti, a Tuglie appunto, luogo di ritrovo di molti giovani che si riuniscono lì anche dai paesi limitrofi: Sannicola, Parabita, Galatone.</p>
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<p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">I due giovani, rispettivamente di Parabita e Sannicola, nel giro di pochi minuti trasformarono la piazza in un campo di battaglia, dove a sostegno del giovane di Parabita, sono intervenute alcune persone adulte, gli autori, appunto, dell’accoltellamento. Undici persone sono state denunciate a piede libero, dal Commissariato di Polizia di Stato di Gallipoli. I primi tre sono fratelli, G.M., C.M., C.M., tutti noti alle forze dell’ordine residenti a Galatone, e poi ancora, M.A., di Sannicola, D.S.D., di Gallipoli, A.M., di Galatone, F.G., minorenne di Sannicola, D.L., di Sannicola, L.D. di Parabita, questi ultimi due già noti alle forze dell’ordine, A.C., di Parabita, S.S., minorenne di Parabita. Gli undici dovranno rispondere dei reati di rissa aggravata e lesioni gravi personali davanti al pubblico ministero del Tribunale di Lecce, <strong>Patrizia Ciccarese</strong>, che coordina le indagini.</p>