Data pubblicazione: 13/10/2008 | POLITICA
Silenzi sulla discarica di Castellino? «C'è il percolato e il rischio inquinamento»
Da Alleanza Nazionale arriva un monito chiaro nei confronti della gestione della discarica di Castellino e sulla presenza di percolato. Agostino Indennitate chiede chiarimenti e fa appello al sindaco della città, Antonio Vaglio.
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>NARDÒ</strong> | «In
questa città c'è chi raccoglie firme contro impianti
che non esistono mentre nessuno apre bocca sulla questione discarica
e, soprattutto, sulla gestione del percolato. Nelle ultime ore una
nota diramata da Palazzo Personé rende ancora più fitto
il mistero attorno alla faccenda. Ed intanto la discarica continua a
tormentare i neretini con il cattivo odore». Sono le parole del
responsabile del gruppo politico di Alleanza Nazionale, <strong>Agostino
Indennitate</strong>, che interviene in merito al percolato della
discarica ubicata in contrada Castellino, a Nardò. Indannitate
sottolinea: «Il maggiore Cosimo Tarantino, della polizia
municipale, ha reso noto che a febbraio, marzo ed agosto 2006, gli
agenti, dei quali regge il comando, hanno effettuato controlli presso
la discarica (ma da Palazzo Personé nessuno ne illustrato i
risultati). Poi ha aggiunto che le documentazioni prodotte che sono
state trasmesse alla provincia e che l'amministrazione neretina ha
più volte sollecitato «interventi mirati ad opera dei
tecnici dell’Ufficio ambiente dello stesso ente. Nessuno però
ci dice se è vero, così come tale silenzio farebbe
presupporre, che per mesi non sarebbe avvenuta la captazione,
l'asportazione e lo smaltimento del percolato. Se così fosse
la situazione sarebbe veramente a rischio. Una eccessiva
concentrazione di percolato, infatti, significherebbe alti rischi di
dispersione nell'ambiente. Alla luce di queste notizie appare
sospetto che il governo provinciale di Pellegrino non si sia sentito
in dovere di fornire chiarimenti. Così come appare quanto meno
curioso che la senatrice neretina Maria Rosaria Manieri, recentemente
colta da un improvviso e ritrovato interesse per la città di
Nardò, al punto da apparire come una paladina dell'ambiente in
funzione antinuclearista, non si sia attivata per chiarire ai
neretini come stanno le cose. La città ha bisogno di risposte.
Per questo invitiamo tutti i consiglieri comunali, di minoranza e di
maggioranza, a mettersi in moto immediatamente. Invitiamo inoltre il
sindaco della città Antonio Vaglio, ad onor del vero sempre
sensibile sull'argomento, a proferire parole chiare: i neretini hanno
diritto di sapere come stanno le cose, se ci sono rischi immediati,
se ci sono state inadempienze e se queste sono da ricondurre al
Comune o alla Provincia».</p>