Data pubblicazione: 13/10/2008 | ATTUALITÀ
Il Comune di Lecce a Reggio Emilia con la proposta Golanets.
Il 14, 15 e 16 ottobre, Lecce incontra Reggio. «Questo evento – sottolinea il primo cittadino, Paolo Perrone - costituisce il riconoscimento del lavoro di cooperazione e dialogo avviati con il partenariato sia istituzionale sia economico-sociale».
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Il 14, 15 e 16 ottobre, in occasione della Settimana Europea della Democrazia Locale (organizzata e promossa dal consiglio d’Europa), il Comune di Reggio Emilia, insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Formez (Progetto Rete di Reti), con la collaborazione di Cittadinanzattiva, propongono Governare con i cittadini, tre giornate di studio e confronto nelle quali amministrazioni nazionali ed internazionali affronteranno il tema del cambiamento nelle relazioni tra Istituzioni e cittadini, focalizzando l’attenzione sui processi decisionali e sulla sussidiarietà orizzontale. L’amministrazione comunale è stata invitata a presentare il metodo di lavoro sperimentale di coinvolgimento del partenariato della «Task Force di Progetto» avviato all’interno del percorso di pianificazione strategica dell’Area Vasta Lecce. Il comitato scientifico ha particolarmente apprezzato la proposta dell’ufficio di piano strategico del Comune di Lecce, denominata Golanets - Governance Laterale Network Social - la Task Force di progetto e la Governance laterale: un metodo di lavoro strategico per la generazione di idee territoriali e ad oggi tale sistema di lavoro entra in rete con altre esperienze italiane, per lo scambio di buone prassi sul tema «Governare con i cittadini». Nello specifico il «metodo di lavoro di coordinamento aperto» ha dato avvio ad un percorso di Governance «laterale», articolando un sistema di cooperazione interistituzionale volontario e condiviso, che riconosce nell’energia economica e sociale una miscela che rompe e/o integra i sistemi di multilevel governance previsti per i percorsi di sviluppo urbano integrato e complessi producendo idee e/o decisioni laterali ed esterne ai tradizionali sistemi decisionali pubblici, in armonia anche con le necessarie integrazioni delle filiere delle competenze istituzionali fra Enti. Tale processo di partecipazione degli stakeholders istituzionali ed economico-sociali ha incentivato la volontà di rendersi consapevoli in maniera multilaterale del ruolo che ciascuno ha assunto e la certezza di investire energie e risorse personali per contribuire al miglioramento della qualità della vita di comunità, attraverso la ricerca di «nuove soluzioni» all’interno di un sistema di lavoro che facilita la creatività territoriale, in cui le istituzioni, a vario titolo coinvolte attraverso i meccanismi di governance verticale e/o orizzontale, possono investire anche sulle competenze dei cittadini europei, per facilitare e rafforzare i meccanismi di decisione pubblica, in vista di un consolidamento dell’empowerment della comunità di riferimento.<br /><br />Il sindaco <strong>Paolo Perrone</strong> ha espresso profonda soddisfazione per il riconoscimento ricevuto ed ha risaltato la volontà politica molto forte di attivare, nell’ambito del percorso di pianificazione strategica dell’Area Vasta Lecce, una sperimentazione di modelli procedurali, organizzativi, gestionali ed innovativi. «Per l’amministrazione comunale di Lecce e per l’intera area vasta - spiega il primo cittadino - questo evento costituisce il riconoscimento del lavoro di cooperazione e dialogo avviati con il partenariato sia istituzionale sia economico-sociale. Il nostro proposito è di far evolvere tale sistema territoriale per stabilizzare il metodo di lavoro della Task Force di Progetto e continuare a migliorarlo, per ausiliare un assetto territoriale che legga le interdipendenze fra attori sociali, non come vincoli, ma come opportunità, per progettare ed eseguire programmi di investimenti pubblico-privato adeguati alle esigenze territoriali, con tecniche di monitoraggio anche sociale delle forze messe in campo per l’attuazione e verifica reale e concreta delle politiche pubbliche programmate e realizzate. L’auspicio - conclude - è di poter applicare tale metodo sperimentale di coinvolgimento e partecipazione all’interno del piano urbanistico generale del Comune di Lecce, rendendo concreto un patto fiduciario tra cittadino/attore economico sociale e Istituzione, per sostenere una razionalizzazione dei processi basata sui risultati effettivi, ponendosi quale momento di sintesi rispetto al moltiplicarsi dei luoghi di confronto e di discussione». Anche il vicesindaco e assessore alla Cultura, Politiche comunitarie e Fascia costiera <strong>Adriana Poli Bortone</strong> accoglie con soddisfazione questo nuovo riconoscimento all’amministrazione comunale. «Siamo partiti nel 1998 con uno slogan Lecce: Porta d’Europa - evidenzia - perché è convinzione che le città, per essere competitive, devono essere europee e devono proiettare la loro identità territoriale, anche rispetto alle relazioni internazionali. I passati programmi europei ci hanno aiutato molto, ora vedo un ulteriore sforzo per la programmazione comunitaria 2007-2013, dove la nostra città ha già lanciato l’idea del «Un ponte verso lo sviluppo economico-sociale e culturale” del piano strategico dell’Area Vasta Lecce. Il termine ponte è infatti espressione figurata di un passaggio che necessita di fondamenta solide, di un processo di crescita e di sviluppo territoriale già avviato dai singoli Enti coinvolti in questi anni attraverso una serie di interventi mirati a riqualificare e valorizzare temi quali: cultura, arte, natura, turismo, tradizioni e artigianato locale. Il concetto di ponte poi ben si associa all’idea di consolidare e rafforzare la dimensione territoriale leccese in una logica di integrazione allargata e di sviluppo di un territorio che manifesta l’esigenza di intensificare un dialogo avviato e non ancora messo a sistema, con la costruzione di una rete di relazioni stabili con i comuni dell’area vasta, il sistema Puglia e di apertura condivisa verso un Europa allargata e Mediterranea, dove i cittadini leccesi e pugliesi diventano sempre più europei e partecipano sempre di più alla scelte della vita pubblica. Credo - continua Adriana Poli Bortone - che la Governance laterale bene interpreti il tema della sussidiarietà e sarà una nuova sfida per le amministrazioni comunali che si vogliono concretamente confrontare con i temi della partecipazione cittadina, concreta e reale. Sono inoltre convinta che il territorio potrà crescere quando ogni attore/cittadino si sentirà europeo, in primo luogo, assumendo responsabilità individuali all’interno di assetti partenariali sempre più ampi e condivisi, in secondo luogo, dedicandosi ad un impegno creativo positivo, che produce innovazione territoriale nella generazione e circolazione di idee positive per la comunità».</p>