Data pubblicazione: 13/10/2008 | CRONACA
Cacciatore di Scorrano spara ai piccioni, pur consapevole che la loro caccia è vietata
Tricase. Un cacciatore di Scorrano è stato denunciato perché ha ammazzato due piccioni, che come si sa, la loro caccia è vietata. I due esemplari di fauna selvatica sono stati sequestrati, e il fucile, calibro 12, marca Benelli è stato sequestrato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>TRICASE</strong> | Aveva
ammazzato due innocentissimi piccioni, che poi, come si sa, non lo si
può nemmeno fare, perché la caccia di questi animali è
praticamente vietata. Che poi, con tutto quello che si può
cacciare in giro per il Salento, vedi le zone riservate, si era
proprio accanito contro quegli animali che popolano e nostre città,
ma ai quali, inutile negarlo, qualcuno si è pure affezionato.
Ed ecco che proprio qualche ora fa, gli agenti del Comando stazione
forestale di Tricase, alle dipendenze del Comando provinciale di
Lecce, hanno messo in porto l'ennesimo controllo contro i bracconieri
improvvisati, quelli che vanno in giro con i nastri registrati
cercando di beccare qualche povera quaglia ingannata dal richiamo
elettronico acustico, a soli pochi giorni dall'ultima operazione
(<a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1607"><strong>http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?id=1607</strong></a>). In
realtà gli agenti della Forestale, questa mattina, hanno
trovato qualcosa di più di un semplice improvvisatore. Hanno
trovato un cacciatore con tanto di licenza di caccia, un uomo di
Scorrano, che già aveva con sé quanto aveva
procacciato, e cioè i due esemplari di «Columbia Livia».
Gli agenti della forestale glieli hanno sequestrati, portandosi via i
due esemplari di fauna selvatica e il fucile col quali l'uomo li
aveva uccisi, e cioè un fucile calibro 12 di marca Benelli.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Nel corso della stessa
operazione, gli agenti, che da diversi giorni tengono d'occhio i
bracconieripiù maldestri, hanno trovato un uomo originario e
residente a Supersano in strano atteggiamento. Imbracciava infatti,
un fucile carico per la caccia e con sé aveva pure un richiamo
elettronico acustico, «Multisound» alimentato a batteria
da 9 volt. L'uomo è stato così denunciato durante un
servizio che gli agenti avevano predisposto al contrasto dell'uso
illegale, antisportivo e contro ogni etica dei richiami
elettromagnetici che modulano il canto degli uccelli, in questo caso
di quaglie, da parte di cacciatori. In questo secondo caso, così
come per il primo, gli agenti hanno sequestrato cartucce, fucile,
richiamo acustico, che come si sa è fuorilegge.</p>