di Giorgio Coluccia
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>FOGGIA</strong> | A volte
il diavolo è brutto proprio come lo si dipinge. E anche i
satanelli. Mettiamola così: prima o poi doveva succedere. Il
Gallipoli conosce la sua prima sconfitta stagionale, uscendo
sconfitto, nel settimo turno, dallo stadio «Zaccheria»
nel sentito derby con il Foggia. Una sconfitta che arriva dopo cinque
vittorie e un pareggio, maturata di misura in virtù della rete
di Del Core. I giallorossi perdono così la vetta della
classifica (su cui s'erano issati fin dalla prima giornata) restando
a quota 16 punti e vedendo l'Arezzo fuggire (a quota 19). Il derby
vive i suoi atti clou nella ripresa, per i giallorossi (e si sapeva)
è un pomeriggio difficile, scorbutico, adrenalinico. E oltre
all'avversario, al pubblico, ci si mette anche la sfortuna, cioè
gli infortuni: Molinari, Bonatti, Suriano e Savino. Tutti messi
kappaò dagli acciacchi fisici, concentratisi curiosamente, ma
non troppo, nel reparto difensivo. La sconfitta, che può anche
starci ma che fa indubbiamente notizia, non sgretola comunque le
convinzioni di Antonioli e Co., i quali, fra sette giorni, nel big
match del «Bianco», avranno la ghiotta occasione per
riprendere l'Arezzo capolista.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">La partita. L'inizio del
primo derby pugliese è subito di marca dauna, tanto che dopo
13 minuti i rossoneri colpiscono la traversa di Gegè Rossi,
con un colpo di testa di Piccolo, andato poderosamente in
sospensione. Ancora Piccolo, che fa ammattire letteralmente Suriano,
suo marcatore, alla mezz'ora sfiora l’incrocio con una saetta dal
limite. Il Gallipoli si difende con ordine, concede a tratti, ma
quasi mai riesce a ripartire come dovrebbe, per trovare il guizzo
giusto. Ci prova un paio di volte l'ex Mounard: prima con il destro
lambendo il palo, poi ancora dal limite, trovando l’opposizione dei
pugni di Bremec. L'ultima fiammata della prima frazione, al 39’, è
ancora rossonera, ma è spenta dalla tempestiva uscita di Rossi
sul solito Piccolo proiettato a rete. Intanto Giannini, prima
d'andare al riposo, toglie Suriano acciaccato e getta nella mischia
Giacomini.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ad inizio ripresa la gara
vive un sussulto, nel momento in cui Savino atterra in area Mattioli
e il direttore di gara, Gallione di Alessandria, concede un
sacrosanto rigore: dagli undici metri si prende la responsabilità
Del Core, che si fa ipnotizzare da Rossi, telefonandogli il tiro,
bloccato senza problemi. Nonostante l’errore i padroni di casa non
si demoralizzano e aumentano la «portata» della
pressione. Al 68' fanno le prove generali del vantaggio con
Troianiello, che a porta vuota spreca clamorosamente, poi al minuto
72' finalmente gonfiano la rete con Del Core, lesto nel farsi
perdonare l’errore dal dischetto. Il numero sette di casa riceve da
Pecchia e fulmina Gegè Rossi, mandando in visibilio i tifosi
di casa. I salentini cercano di ripristinare il tutto nel finale, ma
all'87' Bremec è decisivo nell’alzare in angolo un
pallonetto di Ginestra. Nel finale Troianello manca il bis, poi
nient'altro che il triplice fischio. Per la squadra di Giannini
finisce con una sconfitta: opera del diavolo e addio paradiso del
girone B.</p>
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