Data pubblicazione: 12/10/2008 | POLITICA
«Uno tsunami travolge il sindaco e gli amministratori. Una situazione insostenibile»
Nardò. È tempesta nella situazione politica della città? A dire dei due esponenti di Nuovo Corso a quanto pare sì. Tanto che, Gianfranco Rizzo, responsabile cittadino, e Salvatore Donadei, consigliere, insistono sulla situazione di Città Nuova.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>NARDÒ</strong> |
«Un’ennesima onda, non anomala, ma di tsumani, si è
abbattuta sull’amministrazione comunale. Il sindaco Antonio Vaglio
cerca di destreggiarsi in una così grande tempesta, che sta
travolgendo l’intera città». Con queste parole si
torna a parlare di quanto sta succedendo in questi giorni in città.
E a parlare sono il responsabile cittadino di «Nuovo Corso»,
<strong>Gianfranco Rizzo</strong>, e il consigliere comunale del movimento
<strong>Salvatore Donadei</strong><span>. Come si
sa, qualche giorno fa arrivarono le dimissioni da parte
dell'assessore di «Città Nuova», Mino Natalizio,
tanto che per i consiglieri è giunto il momento di fare
chiarezza, spiegando se Vaglio è in grado di portare avanti la
situazione, oppure se la situazione difficile da sbrogliare. E si
lasciano andare a un mucchio di interrogativi: «</span>Nuovocorso
non è intenzionato ad andare alla ricerca dei motivi della
«rivolta» dei consiglieri comunali di Città Nuova
nei confronti del loro assessore Mino Natalizio - sottolineano -
Questo fatto ancor più incrina e inquina il confronto politico
amministrativo. I consiglieri di maggioranza discutono al loro
interno delle pratiche che si portano in consiglio comunale oppure se
ne disinteressano? E allora che consiglieri comunali sono? Cosa
rispondono ai loro elettori? I consiglieri comunali, rappresentanti
di un unico movimento, nel caso specifico di Città Nuova, non
parlano con il loro assessore, cioè Mino Natalizio, delle
pratiche di cui è relatore? Nemmeno di pratiche di grossa
portata di lottizzazioni sulla costa? Non ne parlano oppure ne
parlano e non si mettono d’accordo? E allora perché portare
la pratica in consiglio comunale? E poi cosa significa: i consiglieri
comunali di Città Nuova escono dall’aula consiliare in
chiaro dissenso con il loro assessore Natalizio? Questi in dissenso
con i suoi consiglieri comunali presenta le dimissioni. Il capo
Giovanni Siciliano, in dissenso con gli uni e con l’altro, sostiene
che si tratta di un malinteso. Questo tira e molla sembrerebbe essere
un gioco interno a Città Nuova, altri direbbero faida interna
o preavvisi per le prossime candidature provinciali, di cui si
chiedono garanzie. Per Nuovocorso per Nardò è, invece,
un’ulteriore manifestazione della crisi politico-culturale di non
pochi dei nostri amministratori e un’altra occasione di ritardi,
che inficiano lo sviluppo della nostra città. Il sindaco
Vaglio, che è distratto dal suo operare da queste emergenze,
vuol prendere coscienza che è giunto il tempo di dare il
benservito a chi, per interessi di bottega, si disinteressa della
città e coinvolge nel disinteresse anche gli altri? Nuovocorso
per Nardò chiede un sindaco fermo e deciso, non nell’attaccare
e dare pagelle alle opposizioni, bensì nello smettere di
coprire una maggioranza sfilacciata e anarchica e di curarsi di chi
non si cura della città. E si discuta in consiglio comunale al
più presto e non tra quattro o cinque mesi».</p>