di Alessandro Donno
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong>LECCE </strong>| Sono previsti due giorni di riposo per i giallorossi, che riprenderanno la preparazione martedì pomeriggio al comunale «Colaci» di Calimera, in prospettiva dell’ impegnativa sfida di domenica 19 con la capolista Udinese. Da verificare nelle prossime ore le condizioni di Zanchetta e Ardito, entrambi alle prese con affaticamento muscolare, ma la loro disponibilità per la sfida con i friulani non è in dubbio. Tra mercoledì e giovedì rientreranno a Lecce anche i nazionali Antunes, Diamoutene e Feltscher. Beretta dopo questo primo stralcio di campionato è molto contento dell’avvio della sua squadra e afferma: «Contro la Lazio abbiamo giocato un ottimo primo tempo, abbiamo interpretato la gara come deve fare una squadra con le nostre caratteristiche. Fino ad ora abbiamo fatto bene, ma bisogna ancora migliorare molto sotto diversi punti di vista, credo comunque che il nostro spartiacque sia stata la beffarda sconfitta di Torino contro i granata, lì abbiamo cominciato a capire quali sono le dinamiche della serie A. La nostra condizione fisica? Questa sosta arriva a pennello per ricaricare le pile, insomma nelle due settimane precedenti siamo stati più in campo che ad allenarci. Sono soddisfatto di questo inizio di stagione. La nostra posizione in classifica è buona, anche se con maggiore fortuna avremmo potuto essere più avanti».</p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">E approfitta della sosta per lanciare dopo oltre vent’anni dalla sua storica promozione in serie A con i salentini, la prima per il Lecce nella sua storia, un allenatore simbolo del calcio italiano, il 71enne Carletto Mazzone, un legame forte con Lecce e il Salento che rimane solido anche col passare degli anni: «Ho sempre tifato per le squadre che ho allenato durante la mia lunga carriera, qui a Lecce ho dei ricordi meravigliosi, anche perché sono e sarò per sempre grato ad un grande personaggio di Lecce, il medico sociale Giuseppe Palaia, che mi ha fatto il regalo più grande della mia vita, aiutandomi a risolvere un grave problema di salute che aveva colpito mia moglie. Il dottor Palaia le ha salvato la vita e voglio che tutti ne vengano a conoscenza».</p>
<p class="MsoNoSpacing" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">Ma parlando di calcio giocato, a proposito del buon inizio del Lecce, l'allenatore romano evidenzia quanto sia importante una buona partenza per una squadra che lotta per salvarsi: «Partire bene, per una provinciale, è fondamentale, perché la squadra riesce a prendere convinzione dei propri mezzi donando entusiasmo a tutto l’ambiente. Un buon inizio di stagione, aiuta a gestire meglio qualche periodo di magra, contando sul buon bottino accumulato. Mazzone consiglia il suo rimedio per l'obiettivo salvezza-tranquilla: «Mi auguro che tutto l'ambiente riesca a mantenere le giuste dimensioni evitando di puntare ad obiettivi impossibili. Auguro al Lecce una tranquilla permanenza in serie A, senza troppe sofferenze, anche se quando si soffre e si ottiene un obiettivo, è ancora più bello. Spero che si riesca anche a valorizzare qualche giovane, ciò è fondamentale per una base solida che possa reggere l'impatto con questo difficile campionato, che è sempre di grande prestigio, sia per il Salento e sia per la sua tifoseria».</p>