di Valentina Maniglia
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Dicevano di essere esentati dal
pagamento del ticket, ma non lo erano, per questo sono stati
denunciati. Si tratta di una maxi-frode al sistema sanitario
nazionale. In totale, gli accertamenti condotti nelle indagini
portate avanti dalla Guadria di Finanza della compagnia di Gallipoli, diretta da <strong>Marco Damu</strong>,
riguardano 523 cittadini che sono accusati di truffa ai danni dello
Stato e falso ideologico in atto pubblico. Cifre importanti, per
un'operazione condotta dai finanzieri nel contesto delle attività
in materia di spesa pubblica, in particolare nell'ambito della spesa
sanitaria. 1600 ricette sanitarie trovate irregolari, per un totale
di circa 40mila euro evasi da chi si dichiarava esente dal pagamento
del ticket.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Un'operazione conclusasi ieri, e
cominciata diversi mesi fa. Nell'ottobre del 2007 furono denunciate
83 persone, perché avevano dichiarato di far parte di una
fascia di reddito inferiore a quella reale. Le denunce attuali sono
il risultato di un’indagine partita nel gennaio del 2007 che,
nell’arco di quattro mesi, ha portato al controllo di 12mila
ricette sanitarie di un laboratorio di analisi di Gallipoli. 6mila di
queste ricette, quelle appunto riguardanti l’esenzione per reddito,
sono state analizzate attentamente e si è scoperto che, fra
queste, 1600 portavano irregolarità proprio rispetto al
reddito (26,6 per cento). Così, tramite i dati archiviati
all’anagrafe tributaria, è stato possibile identificare gli
evasori, appunto 523, due dei quali minorenni, che ora rischiano fino
a tre anni di prigione. A conti fatti, uno su tre risulta un
truffatore.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Le indagini sono state fatte in un
laboratorio d'analisi di Gallipoli, perché è risultato
essere il centro con maggior numero di prestazioni ma, assicurano le
fiamme gialle, è totalmente privo di responsabilità.
Gli uomini del 117 hanno anche spiegato stamane in conferenza stampa
che inconvenienti del genere spesso accadono perché manca
l’informazione e anche cittadini che non vorrebbero fare i furbi a
volte, credendo sinceramente di aver diritto all’esenzione dal
pagamento, si autocertificano esenti. Ma fra le 523 persone
denunciate, 13 sono risultati essere evasori totali, cittadini cioè
che, oltre a non pagare il ticket, non presentavano la dichiarazione
dei redditi. Fra loro imprenditori del mercato del pesce, grossisti e
dipendenti statali.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;">I dati del 2007, riferiti ai 56
laboratori della provincia convenzionati con l’Asl, nell’ambito
delle esenzioni, in dettaglio, parlano di 4.122.057 prestazione, per
un importo totale di ticket di 1.674.815 euro, e un importo a carico
della sanità pubblica di 14 milioni 419mila 26 euro.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">L’indagine ha compreso comuni di
tutta Italia, 20 le provincie del leccese, 10 quelle oltre i confini
pugliesi. In particolare, 22 denunciati sono del comune di Alezio,
uno di Bologna, tre di Casarano, uno di Castrì di Lecce, uno
di Cirò Marina, uno di Crotone, uno di Galatone, 278 di
Gallipoli, uno di Lecce, due di Lequile, uno di Lizzanello, 109 di
Matino, due di Melissano, uno di Mesagne, due di Napoli, uno di
Neviano, uno di Oria, 11 di Parabita, uno di Prato, quattro di
Racale, uno di Roma, 24 di Sannicola, uno di Taurisano, 24 di
Taviano, uno di Terracina, 28 di Tuglie e uno di Vieste.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ora è compito della Corte dei
Conti approfondire e fare ulteriore chiarezza sui 40mila euro, in
attesa che un altro sistema, magari telematico e più sicuro,
utilizzando le già esistenti tessere sanitarie, scalzi quello
più soggetto a incidenti di questa portata
dell’autocertificazione.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>COME AVVIENE L'ESENZIONE DALLA TASSA</strong> |
Non pagano il ticket tutti i cittadini di età inferiore a sei
anni e gli ultrasessantacinquenni il cui nucleo familiare abbia un
reddito complessivo non superiore a 36mila 151,98 euro. E poi ancora,
i titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e
relativi familiari a carico con reddito non superiore a 8mila 263,31
euro per nuclei di singole persone, e ancora che non sia superiore a
11mila 362,05 euro per chi è coniugato, con ulteriori 516,46
euro per ogni figlio a carico. Per essere esenti dal reddito occorre
che la sommatoria del reddito di ogni singolo componente del nucleo
familiare sia presa in considerazione, con riferimento all'anno
precedente, in cui per nucleo familiare si intende il singolo, più
il coniuge puerché non separato, e da qualsiasi altro
familiare che sia a carico.</p>